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SILVERSTONE – I problemi ci sono: Andrea Dovizioso non li nasconde. Ma, per il momento, non si preoccupa più di tanto.
«Non è andata benissimo: abbiamo sfruttato le condizioni atmosferiche favorevole per provare tutte le gomme, perdendo anche un po’ di tempo nelle FP2 quando abbiamo montato la dura posteriore, che su altre moto ha dato ottimi riscontri, ma che sulla nostra non ha funzionato come ci aspettavamo. Abbiamo così trascurato la messa a punto e quando ho provato a fare il tempo non ero a posto. Abbiamo delle idee, dovrebbero funzionare, ma non ne possiamo essere sicuri prima di provarle: credo comunque che abbiamo margine di miglioramento, abbiamo delle carte da giocare».
Nel 2016, questa pista vi aveva creato molti problemi fisici: com’è adesso la situazione?
«E’ ancora presto, ma direi che la situazione è migliore. Molto, però, dipende dalla velocità che uno ha: dobbiamo aspettare domani per avere un riscontro migliore».
Come ti vedi rispetto agli altri?
«Abbiamo imparato che è inutile fare certe valutazioni il venerdì, perché le prestazioni sono troppo influenzate dal tipo di lavoro che ogni pilota svolge Oggi, Honda e Yamaha sono andate molto forte, ma non credo che saranno competitivi solo loro: ci possiamo essere anche noi».
Guardando le immagini in TV, sembra che voi soffriate più dei rivali le buche; è così?
«Non credo sia questo il punto: tutti le soffrono, anche noi. Ma non più degli altri».
Domani proverai la nuova carenatura?
«Direi di no: oggi abbiamo avuto dei riscontri chiari e non è mai consigliabile fare prove comparative durante il fine settimana di gara».
Cosa pensi della nuova possibile procedura del “flag to flag”?
«Non esiste una procedura sicura e con solo aspetti positivi: anche quella provata oggi ha dei punti negativi, come quello che rientri andando verso il box. Non è il massimo. Stasera ne parleremo in Safety Commission, bisogna riuscire a creare una situazione più tranquilla. Ma non esiste la soluzione ideale».
«E’ stata una giornata positiva, soprattutto per le condizioni meteo: abbiamo potuto provare gomme e assetti differenti. Anche se nelle FP2 abbiamo migliorato, soffriamo troppo le buche, ma le sensazioni sono buone, un po’ come le avevo a Brno, Zeltweg e Misano (nei test, NDA). Alla fine, sono rimasto a piedi lungo il percorso senza benzina: ho fatto un giro in più del dovuto».