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SILVERSTONE – E’ un po’ come ieri: Honda (soprattutto) e Yamaha (con qualche dubbio) sembrano avere qualcosa in più, ma la Ducati non è lontana. Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo non partono da favoriti, ma nemmeno già battuti in partenza.
«E’ stata una giornata difficile – commenta Dovizioso -: ieri ci eravamo concentrati sulle gomme, con un problema, però, con la dura. Oggi abbiamo avuto la conferma che quella copertura non era perfetta e questo ci ha fatto perdere un po’ di tempo e ha un po’ sfalsato il lavoro. Nelle FP4, comunque, ho tenuto un buon passo e in qualifica ho centrato l’obiettivo di partire almeno dalla seconda fila. Domani il warm up sarà più importante e significativo che in altri GP, perché sarà a un’ora con già buone temperature (alle 11 locali, le 12 in Italia, NDA). Marquez, Crutchlow e le due Yamaha sembrano un po’ più veloci, ma qui il calo della gomma è importante e farà la differenza: tutto può succedere, se lavoriamo bene nel warm up ce la possiamo giocare».
Cosa ti lascia perplesso?
«Non sono perfettamente a mio agio per la gara e le Honda sembrano velocissime quando si consumano le gomme. Inoltre, con l’asfalto così ondulato è difficile essere fluidi e per la larghezza della pista sono tante le linee possibili, non è facile interpretare quella giusta».
Devi recuperare 16 punti su Marquez: bisogna attaccare a tutti i costi?
«Non è il momento di pensare al campionato e abbiamo visto anche nel 2016 come uno zero possa fare una grande differenza. Se dopo il warm up mi sentirò a mio agio sicuramente attaccherò, ma certe valutazioni le puoi fare solo in gara. Salire sul podio sarebbe importante».
«Nelle FP4 ero piuttosto arrabbiato: c’è stato un problema elettrico e la moto si è spenta lungo la pista. Al di là di questo, credo che la mia sia stata una grande qualifica: dopo il primo tentativo non ero soddisfatto, ma con la seconda gomma sono andato molto meglio. Ero convinto che il mio tempo fosse sufficiente per la prima fila, poi Marquez e Rossi hanno fatto un tempone, ma sono soddisfatto del mio quinto tempo, su una pista dove la Ducati non è mai stata velocissima. Dobbiamo migliorare un po’ il ritmo: credo che in gara si possa essere più costanti. Sarà un GP molto fisico, con tanti piloti veloci e con un buon passo: fino adesso sono contento del lavoro fatto e di come guido».