MotoGP 2017. Dovizioso: "Più competitivi del 2016"

MotoGP 2017. Dovizioso: "Più competitivi del 2016"
Un conto è la teoria, un altro la pratica: il primo giorno di test ha dato conferme importanti ad Andrea e alla Ducati: “E’ andata meglio delle aspettative, siamo stati veloci con relativa facilità. Vediamo il margine di crescita degli avversari”
10 marzo 2017

LOSAIL – Oltre ogni aspettativa: in sintesi, è questo il pensiero di un Andrea Dovizioso decisamente su di giri.

«Sono molto contento. Abbiamo avuto da subito una buona velocità e questo ci aiuta molto per il prosieguo dei test: possiamo lavorare solo sui dettagli, in configurazione gara, senza preoccuparci troppo del tempo sul giro. Qui la Ducati è sempre andata bene, ma nel 2017 sembra essere ancora più competitiva: possiamo sfruttare al massimo i prossimi due giorni».


Alla vigilia di questi test avevi qualche timore?

«Ogni anno che arriviamo qui non sai mai a che livello si possa arrivare: sinceramente sono sorpreso, siamo ancora più veloci dell’anno scorso. Ma bisogna capire l’esatto valore degli avversari».


Qual è la sensazione?

«Sicuramente positiva. La moto sembra più facile da portare al limite, ma per averne la certezza assoluta bisogna aspettare la gara, confrontarsi direttamente con gli avversari, cosa che non puoi fare durante i test. Diciamo, però, che i tempi vengono con maggiore fluidità e naturalezza, dovremmo essere più veloci del 2016. Bisogna però vedere che margine di crescita avranno gli avversari, senza dimenticare che è molto differente essere competitivi per 22 giri».


Rispetto a Phillip Island è cambiato solo il rettilineo, che vi dà una mano, o è proprio la configurazione della pista a darvi un aiuto?

«Intanto va detto che in Australia non eravamo andati così male: i test vanno sempre interpretati, a Phillip Island erano andati più forte di noi solo tre piloti. Qui sicuramente siamo più a nostro agio, tutto viene con maggiore facilità».


Senza appendici aerodinamiche, la moto si muove molto?

«Sì, c’è poca stabilità in rettilineo, ma ti abitui. Piuttosto, come avevamo già visto in Malesia, senza le alette riesco a giocare di più con la moto: in alcuni frangenti è un vantaggio non averle. Ma solo in alcuni…».


Farete una simulazione gara?

«Sicuramente, magari, però senza spingere al 100%».

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