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ALCANIZ – Cinque gare per decidere il mondiale: Andrea Dovizioso è pronto per l’importantissimo finale.
«Siamo pronti a giocarci le nostre carte. Come sempre, prima di mettere le ruote in pista, non puoi mai fare previsioni, ma credo che potremo essere competitivi. Tra l’altro, proprio qui, nel 2016 c’era stata la svolta, da questa gara in avanti siamo stati più efficaci, anche se qui nel GP eravamo andato male, ma per un problema di gomme, non di moto. Dobbiamo lavorare con tranquillità, cercando di pensare solo a noi. Purtroppo, dopo Misano, non sono stato troppo e non ho potuto allenarmi come al solito, ma adesso ho recuperato e sono pronto per le ultime cinque gare. Io e Marquez abbiamo gli stessi punti, Vinales è poco staccato: è come ripartire da zero, quasi come se fossimo in Qatar. Ma siamo sereni e tranquilli.
Si riparte da zero, ma mancano solo cinque gare: immagino che la tensione sarà differente. E, soprattutto, bisognerà affrontare ogni GP quasi come se fosse l’ultimo?
«No, non è ancora il momento per affrontare le gare come se non ci fosse un’altra possibilità… E’ vero che 5 GP non sono tanti, ma i punti in palio sono molti, bisogna sempre pensare al campionato, possono succedere tante cose, ci sono differenti modi per approcciare le gare».
Si può pensare a una sorta di gioco di squadra Ducati?
«No, la moto è differente dalla F.1: ognuno, giustamente, pensa solo a se stesso».
Rossi torna a correre: può diventare in qualche modo decisivo per il titolo?
«Non credo. O meglio, non c’è solo lui che va forte e che si può inserire nella lotta per le prime posizioni: ci sono anche Pedrosa, Zarco e tanti altri. In ogni caso, Valentino mi ha sorpreso: sono affascinato dal suo ritorno in pista».