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SCARPERIA – Andrea Dovizioso fila come un treno. Sentirlo dire: «E’ andata meglio delle aspettative» fa ben sperare. Jorge Lorenzo è un po’ più indietro, ma non troppo. Ma dice: «La Ducati, qui, ha il potenziale per vincere», facendo sognare i ducatisti. Come dire: è stata una giornata positiva per il mondo Ducati.
«Sono partito molto bene, sono contento, ho trovato subito un buon feeling con la moto , riuscendo a confermare i miei tempi anche nel pomeriggio. Abbiamo una buona velocità: il punto debole rimane centro curva, perdiamo ancora troppo, ma negli altri punti siamo davvero forti. Sicuramente sono più ottimista rispetto a ieri, anche se conosco i miei avversari, ho visto il passo di certi piloti apparentemente più indietro: ma siamo vicini e costanti».
Andrea non è nemmeno preoccupato per il piccolo rallentamento in FP2 rispetto alle FP1.
«Durante il pomeriggio abbiamo cambiato programma e quando ho messo la gomma nuova non ho dato la vita per migliorare: rimane l’aspetto positivo che ho fatto il tempo con le coperture usate. Teniamo i piedi per terra: l’obiettivo è il podio, poi se c’è la possibilità di qualcosa di più, ci proviamo sicuramente».
Jorge Lorenzo è più attardato, decimo nella combinata dei tempi e per migliorare ha anche seguito a lungo Michele Pirro, che da “coach” nel box si è trasformato in “riferimento in pista”. «Siamo partiti assieme nelle FP2, abbiamo fatto un po’ di giri insieme. Io e Jorge siamo amici, credo che gli possa servire da stimolo vedere che il collaudatore è veloce. Giochiamo in casa, voglio essere ottimista parlando di vittoria. Ma non è un sogno…» conferma Pirro, secondo nelle FP1 (dietro a Dovizioso), quarto nella combinata dei tempi con il crono delle FP1, convinto che Lorenzo possa fare molto bene.
«Nelle FP1 ero veloce e fino al T3 il mio crono era in linea con quello di Dovizioso: poi ho trovato Guintoli e ho perso circa mezzo secondo. Nelle FP2, però, con più caldo, l’asfalto ha perso un po’ di grip e con le gomme più dure ho faticato un po’. Non sono completamente a mio agio in nessuna parte del circuito, devo migliorare la messa a punto, cercare l’assetto giusto per me: sono convinto che, su questa pista, la Ducati ha il potenziale per giocarsi la vittoria. La nostra moto è velocissima in fondo al rettilineo, siamo competitivi in frenata e in ingresso curva, ma dobbiamo migliorare in percorrenza».
Ecco cosa dice di Pirro.
«Lui va molto veloce, sarei contento se facesse un buon risultato, magari dietro di me... Siamo amici, è un buon ragazzo».