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SCARPERIA – Orgoglioso e soddisfatto: sempre severo e critico con se stesso, questa volta Andrea Dovizioso celebra un terzo posto significativo.
«Sì, mi sono piaciuto. Fino alle qualifiche, facevo fatica a sfruttare la gomma nuova, invece nel momento decisivo sono stato efficace. Qui è difficile fare un giro veloce: devi miscelare aggressività e fluidità. Quando ci riesci dici: “wow”. Non ho fatto un giro perfetto, ma è andata molto, molto bene. Ero più competitivo con le gomme usate, nel passo, piuttosto che nel singolo giro e quando sei in tanti così vicino, sai che basta un attimo per perdere tante posizioni. Ero teso, non mi sentivo proprio benissimo. Nella prima uscita non avevo tanta adrenalina, non sono partito forte (Dovizioso era ottavo dopo il primo tentativo, NDA), non ho forzato tanto. Ma con la seconda gomma mi sono preparato bene: il risultato è la conseguenza del buon lavoro fatto durante il fine settimana. Siamo partiti subito bene e nelle FP4 abbiamo fatto un altro passo in avanti. Nelle ultime libere sono partito con una gomma di 14 giri ed eravamo in linea con gli altri: questo è sicuramente positivo. Credo che come passo, Rossi possa averne qualcosa in più, ma queste cose le scopri solo in gara, quando c’è sempre meno grip, le energie calano. Però partiamo per giocarci le nostre carte: non siamo i più veloci, ma siamo lì. Cerchiamo di partire bene e poi vedere che strategia fare».
Lorenzo, a Jerez, ha sottolineato più volte come fosse fondamentale essere il primo pilota Ducati: lo è anche per te?
«In questo momento è importante soprattutto per lo sviluppo. Però non arrivo a un GP pensando a Lorenzo».
Significa che, per lo sviluppo, batterlo rafforzerebbe la tua posizione all’interno del box?
«No, però potrebbe dare pensieri diversi agli ingegneri».
Agganciandosi al casco di Rossi, hai in mente tu di fare il “cucchiaio” qui?
«Magari! Fare il cucchiaio qui sarebbe tanta roba. Ho avuto la fortuna di fare secondo qui, è un’emozione indescrivibile. Qui tanti tifano Valentino ed è giusto che siano così, ma il nostro rapporto non si è mai incrinato, credo che non siano contro di me».
Per Jorge Lorenzo, il settimo posto è un po’ deludente. Ma, al di là della posizione, lo spagnolo sembra sinceramente soddisfatto.
«Ho scelto di fare tre tentativi perché io sono un pilota esplosivo, a differenza di altri mi piace spingere subito fortissimo. Non è andato come speravo, anche perché quando ho cambiato moto (nell’ultimo tentativo, NDA) il motore era un po’ nervoso e non potevo guidare come vorrei. Al di là della posizione, comunque, ho un buon ritmo, sono molto veloce e vicino al gruppo dei migliori».
Ieri avevi detto che la Ducati aveva il potenziale per vincere: lo pensi anche dopo la giornata di oggi?
«La vittoria non è impossibile, ma molto difficile, perché le altre moto, soprattutto le Yamaha, sono migliorate tanto. Ma non è come a Jerez o a Le Mans dove c’era una Marca nettamente superiore alle altre: qui siamo tutti molto vicino, bisogna vedere cosa succede nella seconda parte della gara».
A completare la giornata positiva del team Ducati, ecco il quarto posto di Michele Pirro (con Danilo Petrucci retrocesso in nona posizione per aver superato la riga bianca, ma secondo in pista).
«E’ stata una bella qualifica, molto veloce e, soprattutto, a differenza di altri GP, non sono stato veloce sporadicamente, ma costantemente. Sono un po’ deluso perché ho sbagliato l’ultima curva: per come ho fatto la Bucine mi do 4… Speriamo nei primi giri: io sono abituato a girare sempre da solo, alla prima curva ci sarà un bel po’ di traffico, dovrò tenere i gomiti larghi».