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MARC MARQUEZ 2° a 3”544: “HO ATTACCATO, NONOSTANTE LE CADUTE”
«Pensavo di dover lottare con Pedrosa, ma oggi Dovizioso ha fatto un’altra gara bellissima, guidando in una maniera incredibile. Mercoledì, arrivando in circuito, avevo detto alla mia squadra che l’obiettivo era la vittoria e che bisognava prendere dei rischi: diciamo che li ho presi, cadendo cinque volte nelle prove. Prima della gara il mio feeling era zero per le tante scivolate, ma la mia squadra mi ha convinto che ero lo stesso Marc del 2013, 2014 e 2016, lo stesso che quest’anno ha vinto in Texas: non ho pensato a quello che la gente avrebbe potuto dire se fossi caduto un’altra volta. Dopo quanto accaduto nel warm up, quando sono caduto come uno stupido inciampando nell’avviatore della moto, avevo quasi voglia di tornare a casa e quando sono partito e mi sono toccato con Petrucci ho pensato che non fosse proprio il mio GP… Invece avevo un buon ritmo, ma su Dovizioso non riuscivo a recuperare in curva quello che perdevo in rettilineo».
DANI PEDROSA 3° a 6”774: “NON E’ BASTATO GUIDARE PULITO”
«Sono partito in testa, ma già nelle prime curve ho capito che non avevo tanto grip sulle gomme. Ho pensato a guidare dolce, a stare tranquillo, ho sperato che il grip migliorasse, ma non è accaduto. Poi è arrivato Dovizioso: alla fine del rettilineo, sentivo che era lì, capivo che non stava forzando, che chiudeva il gas per non passarmi. Oggi avevamo una grande possibilità di vincere, ma non siamo riusciti a sfruttarla, lavoreremo di più per le prossime gare: oggi ho guidato pulito, ma non è bastato. Alla fine è stato un buon fine settimana, anche se mi aspettavo di andare più forte. Prima del via, ero convinto di dovermela giocare con Marquez, invece Dovizioso mi ha sorpreso».
JORGE LORENZO 4° a 9”608: “NON GUIDO ANCORA IN MODO NATURALE”
«Sono contento per il team e per Dovizioso, ma non troppo per la mia gara. Sono partito bene, sono stato primo con anche mezzo secondo di vantaggio, ma non avevo il passo giusto, non potevo stare con loro. Conservando la gomma, nel finale ho potuto superare quelli davanti a me: sono più vicino, ma non guido ancora in modo naturale. Ho montato la dura posteriore perché mi dava più fiducia nei primi giri. Non è vero che sono partito troppo forte (lo ha detto Dovizioso, NDA): avrei potuto essere più veloce di mezzo secondo. Il problema è che non guido in modo naturale, per me non è facile: ma ci stiamo avvicinando».