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LOSAIL – Andrea Iannone fa un giro dei suoi e conquista un ottimo secondo posto. Andrea Dovizioso lavora sul passo gara pensando al podio, così come Marc Márquez, mentre Jorge Lorenzo fatica con la Ducati, ma è più ottimista di quanto dica il suo 12esimo posto finale.
ANDREA IANNONE, 2° in 1’54”848: “UN PASSO INDIETRO E SIAMO PIU’ VELOCI”
«Il problema all’avantreno rappresentava un grosso ostacolo da superare: oggi siamo tornati alle soluzioni precedenti al test in Australia, e ho subito ritrovato fiducia e confidenza. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma adesso la moto è più veloce e costante: sono più ottimista. Rispetto alla Ducati, che era velocissima in rettilineo, con la Suzuki mi sembra di andare piano...Scherzi a parte, non riusciamo a sfruttare al meglio i cavalli a disposizione».
MARC MÁRQUEZ, 3° in 1’54”912 (tempo delle FP1): “OBIETTIVO PODIO”
«Oggi abbiamo fatto un po’ più di fatica, dobbiamo studiare bene i dati. Ieri ero soddisfatto, ma oggi abbiamo cambiato troppo la moto per avere più grip e migliorare l’uscita di curva, specie dalle curve lente. L’aspetto positivo è che ho ritrovato confidenza con l’anteriore, ma si può fare meglio sul passo gara. Ho lavorato tanto con le gomme usate: in questo momento siamo competitivi per il podio, difficilmente per la vittoria. Nel 2016, quando c’era poco grip, eravamo più competitivi, mentre con il nuovo motore fatichiamo di più, perché è più potente è più complicato da gestire».
ANDREA DOVIZIOSO, 5° in 1’55”042: “VIÑALES E MÁRQUEZ PIU’ VELOCI DI ME”
«E’ stata una giornata un po’ particolare: la pioggia e il vento del primo pomeriggio hanno peggiorato le condizioni della pista, per tutti è stato complicato trovare la giusta messa a punto. Il mio passo non è male, ma Viñales e Márquez sono stati più costanti di me: dato che me la voglio giocare con loro, non posso essere troppo soddisfatto. Dopo i test, eravamo convinti di dover lavorare solo sulla gomma media in configurazione gara, ma con così tanto grip in meno cambia un po’ la situazione, e la morbida potrebbe diventare un’opzione valida. Capisco e giustifico le difficoltà di Lorenzo: oggi era particolarmente complicato, per lui è tutto nuovo, mentre io conosco molto bene la nostra moto, so cosa sta succedendo: Lorenzo è un campione fortissimo, ma la Ducati ha certe caratteristiche e va guidata diversamente».
JORGE LORENZO, 12° in 1’55”461: “MEGLIO DI QUANTO DICA LA CLASSIFICA”
«Non sono così avvilito. Diciamo che se ieri il mio quinto posto era troppo ottimistico rispetto al mio potenziale, il 12esimo di oggi è troppo negativo. Con il nuovo assetto ho un passo più costante, ma sono un po’ meno esplosivo con le gomme nuove. Viñales è quello messo meglio, Márquez e Pedrosa hanno un passo veloce e Dovizioso è lì, ma tra il terzo e il decimo siamo tutti abbastanza vicini. Ogni volta che salgo in moto si riducono i punti negativi: in frenata mi sento meglio, anche se è ancora un po’ troppo nervosa».