MotoGP 2017. Marc Márquez trionfa ad Aragón

ALCAÑIZ – Successo di forza di Marc Márquez, davanti a Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Quinto Valentino Rossi, solo settimo Andrea Dovizioso, 12esimo Andrea Iannone, 20esimo Danilo Petrucci.

Gara decisiva per il mondiale? Molto probabile. Era chiaro, alla vigilia, che Márquez poteva vincere, mentre Dovizioso avrebbe dovuto limitare i danni. Purtroppo Andrea non ci è riuscito, chiudendo solo settimo: era arrivato qui appaiato a Márquez, lascia Aragón con un distacco di 16 punti. Non tantissimi, per la verità, ma vista la superiorità attuale del campione spagnolo sembra difficile recuperarli: Márquez ha vinto le ultime due gare, quattro delle ultime sei. Insomma, batterlo sarà durissima. Partito prudente con la gomma dura anteriore (unico assieme a Crutchlow), Márquez ha sinceramente fatto quello che ha voluto, andando in testa al 16esimo giro e vincendo perentoriamente.

GRANDISSIMO LORENZO

Per Marc è il quinto successo stagionale, mentre la Honda festeggia una doppietta con il secondo posto di Dani Pedrosa, che se fosse partito un po’ più convinto, avrebbe anche potuto puntare alla vittoria. Pedrosa, quindi, è stato un ottimo alleato di Márquez, ma il grande protagonista è stato Jorge Lorenzo, partito come al solito a fionda. Questa volta, però, Lorenzo ha tenuto botta fino alla fine, cedendo solo alla superiorità della Honda. Ma arrivare a soli 2”0 da Márquez significa aver fatto una gran gara: nettamente la migliore da quando è in Ducati, considerando anche le difficoltà di Dovizioso.

ORGOGLIO VIÑALES​, BRAVO ROSSI

Al quarto posto, un Maverick Viñales che ha sofferto moltissimo la scelta della gomma posteriore dura all’inizio. Poi Maverick ha preso un buon ritmo, e nel finale ha avuto un impeto di orgoglio per passare Rossi, che, convalescente, ha portato a casa un quinto risultato davvero sorprendente. Viñales adesso è a 28 punti da Márquez: la matematica lo tiene ancora in corsa, ma forse solo quella…

APRILIA E KTM DA APPLAUSI

Il disastro di Dovizioso coincide con l’esaltazione dell’Aprilia con Aleix Espargaró, sesto a 6”9 da Márquez: d’accordo, per le condizioni meteo si è andati piano, ma l’Aprilia conferma di essere competitiva. Così come lo è una KTM pure in crescita: decima con Pol Espargaró e 11esima con Mika Kallio. E così la Suzuki, 12esima con Andrea Iannone, in questo momento è la peggiore moto in pista.