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SEPANG – Il concetto è: «Ho limitato i danni, quindi va bene così». Marc Marquez, come sempre, trova il lato positivo delle cose, vede il bicchiere mezzo pieno.
«Alla fine è andata bene. E’ stato un GP difficile, su una pista dove non sono mai stato efficace in passato né sull’asciutto né sul bagnato. Oggi c’era tanta acqua in pista: in condizioni critiche sono riuscito a limitare i danni in uno dei fine settimana dove ho sofferto di più in tutto l’anno. Ecco perché sono molto contento: arrivo a Valencia con 21 punti da amministrare».
Avresti voluto vincere qui il titolo?
«E’ da mesi che ripeto che il campionato si sarebbe deciso a Valencia. E’ chiaro che avrei preferito chiuderlo qui, ma pazienza: da giovedì dico che ci sono GP da vincere e altri nei quali ti devi accontentare. Come qui a Sepang».
Credi che la Ducati abbia fatto gioco di squadra?
«Non lo so, ma siamo piloti professionisti, sappiamo esattamente quello che dobbiamo fare. La Ducati si sta giocando un mondiale, Lorenzo no: è normale fare così, ognuno gioca le sue carte. Io avrei fatto lo stesso. Ma non mi preoccupa: tutto dipende da me, dobbiamo solo fare il nostro cammino».
A Valencia, la Honda chiederà a Pedrosa di fare gioco di squadra?
«Il miglior gioco di squadra che può fare Pedrosa è vincere il GP…».