MotoGP 2017. Marquez: "Adesso si può amministrare"

MotoGP 2017. Marquez: "Adesso si può amministrare"
Marc commenta il sesto successo stagionale, che gli permette di conquistare un grande margine su Dovizioso: “Contento per la vittoria, ma, ancora di più per i 33 punti di vantaggio. Dopo tanti rischi, si può pensare di cambiare strategia. Che belle le gare così: questa è la MotoGP, non la F.1”
22 ottobre 2017

PHILLIP ISLAND – La sensazione è quella di una superiorità schiacciante, con Marc Marquez che ha fatto quello che ha voluto, sempre con la situazione ampiamente sotto controllo. Lui la racconta in modo un po’ diverso; comunque sia, il suo successo è stato netto. E forse decisivo.

«E’ stata una gara incredibile. La mia idea era quella di prenderla con calma, di gestire al meglio la gomma morbida posteriore e di non ripetere gli errori del passato, quando mi era fatto tradire dalla voglia di spingere subito. Al secondo o terzo giro, non ricordo bene, è però arrivato il primo contatto con Zarco: ho capito subito che sarebbe stata dura, che non avrei potuto gestire più di tanto. E’ stato un GP in stile Moto3, con un gruppone ravvicinato».

 

Continuavi a girarti, perché?

«Ero d’accordo con la squadra per non farmi segnalare la posizione di Dovi, ma a metà gara la domanda era dove fosse? Così mi sono girato un po’ di volte per capire dove si trovava, ma non lo vedevo. Ho deciso di cominciare ad attaccare per non farmi passare da tutte le parti: ho forzato, ho rischiato, ho preso un piccolo vantaggio e negli ultimi giri ho avuto la vita un po’ più facile».

 

Si rischia troppo?

«No. Siamo al limite, ma è normale. C’è qualche contatto, ma questa è la MotoGP, non la F.1: è anche per questo che il motociclismo è in crescita. Oggi ho preso e dato sportellate: la situazione non era semplice, perché uno zero sarebbe stato disastroso. Ma va bene così».

 

Adesso hai 33 punti di vantaggio: si può andare in Malesia tranquilli?

«Sono molto contento per la vittoria, ma lo sono molto di più per i 33 punti su Dovizioso. Sicuramente è un bel vantaggio: dopo tanti rischi presi nei test, in prova, nei GP è arrivato il momento di essere un po’ più prudente. Adesso penso a questo successo e ai 33 punti di vantaggio, da domani mi concentrerò sulla Malesia, un circuito per noi storicamente difficile. Ma questa è un’altra Honda, mi sento molto bene con la moto».

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