MotoGP 2017. Qualifiche annullate, Viñales parte dalla pole

MotoGP 2017. Qualifiche annullate, Viñales parte dalla pole
La pioggia paralizza le qualifiche e le FP4 del GP del Qatar. Lo schieramento di partenza sarà determinato dalla combinata dei tre turni di prove libere già effettuati
25 marzo 2017

LOSAIL – E’ stata una giornata caotica, difficile, lunghissima, con continui ritardi della programmazione originale a causa della fortissima pioggia caduta fino alle 15 circa: avesse continuato a piovere sarebbe stato meglio, la pista sarebbe rimasta completamente bagnata. Mentre così, con rigagnoli e chiazze di umido lungo tutto il tracciato, è stato impossibile provare: giusta decisione, sarebbe stato troppo pericoloso. Rinvio dopo rinvio si è arrivati alle 2015, quando la “Race Direction” ha comunicato ufficialmente la cancellazione della giornata, con lo schieramento di partenza determinato dalla combinata dei tempi dei tre turni di libere. Tutto bene, quindi? Non proprio. Procediamo per punti.


GIUSTO POSTICIPARE E POI ANNULLARE LE QP?

Sì. Oggi, obiettivamente, la Race Direction ha agito nel modo corretto: ha tentato in tutti i modi di salvare la situazione, poi ha dovuto arrendersi all’evidenza di una pista che non drena, evidentemente non studiata per far scolare l’acqua. Si poteva forse decidere in tempi più rapidi – che l’asfalto fosse in situazione disastrosa era evidente – e non tenere i piloti in inutile attesa. Ma, nel complesso, si è agito bene. I problemi sono altri?


PERCHE’ SI E’ DECISO CHE SI POTEVA CORRERE SULL’ACQUA?

Una prova effettuata da Loris Capirossi lo scorso febbraio aveva dimostrato che c’erano le condizioni. Loris, però, non ha detto che si poteva correre, ma che si poteva provare: sarebbero stati poi i piloti a prendere la decisione finale. Anche su questo non c’è molto da dire.


ALLORA, COSA E’ STATO SBAGLIATO?

Non sono state previste tutte le situazioni. D’accordo, in caso di pista completamente bagnata forse - forse, sia chiaro, è ancora tutto da dimostrare – si può correre, ma bisognava immaginare prima tutte le condizioni possibili: cosa succede se piove a dirotto? E se smette di piovere? L’asfalto asciuga? Le vie di fuga drenano? Se la risposta a queste domande è no, come è emerso chiaramente oggi – ma anche nei test di Moto3 e Moto2 effettuati la settimana scorsa – allora bisogna dire che in caso di pioggia non si corre, punto e basta, come era in passato. Soltanto quando il circuito verrà adattato al drenaggio e allo scolo dell’acqua, allora si potrà correre. Secondo me è stato questo l’errore: non avere pronta una soluzione per qualsiasi emergenza: i problemi bisogna prevenirli, non curarli.

 

Griglia di partenza

1 fila:  Viñales - Iannone - Márquez 
2 fila:  Zarco - Dovizioso - Redding 
3 fila:  Pedrosa - Folger - Crutchlow 
4 fila:  Rossi - Petrucci - Lorenzo 
5 fila:  Bautista - Baz - A.Espargaró 
6 fila:  Miller - Abraham - Rins 
7 fila:  Rabat - Barberá - Lowes 
8 fila:  P.Espargaró - Smith 


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