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MONTMELO’ – Dopo l’infortunio con la moto da cross, Valentino Rossi avrebbe bisogno solo di un po’ di tempo per recuperare. Tempo, però, che non c’è: dopo il GP d’Italia, ecco subito quello della Catalunya per il primo uno/due della stagione. Il calendario, quindi, è in questo momento (prima di scendere in pista) il principale avversario del campione della Yamaha.
«Le mie condizioni migliorano, ma per essere al 100% ci vorrebbe una settimana in più per recuperare. L’importante è che la situazione si sta evolvendo positivamente e, per come è andata, è già stata una fortuna poter correre al Mugello ed essere qui. Il giorno dopo la gara avevo un po’ di dolori, perché usando gli antidolorifici, passato lo sforzo sono andato un pochino in crisi, soprattutto con la spalla. Però sto sempre un po’ meglio: sono riuscito ad allenarmi, ho fatto quello che dovevo fare, ho fatto un po’ di fiato per vedere come stavo. E’ stato un po’ difficile all’inizio, ma alla fine è andata meglio: adesso bisognerà vedere cosa accadrà domani in moto, se riuscirò a correre senza prendere niente e vedere come va il fiato. Dobbiamo lavorare duro fin dalle FP1: noi non abbiamo fatto i test (effettuati due settimane fa da Honda, Ducati e Aprilia, NDA), il tracciato è anche stato modificato e bisognerà essere veloci a capire le linee giuste, anche se, per la verità, non sembra granché differente dall’anno scorso. Sono più preoccupato per le condizioni dell’asfalto: qui è veramente consumato, c’è poco grip e ci sono tanti avvallamenti».
Ti aspetti una gara come quella dell’anno scorso?
«Mi piacerebbe molto (nel 2016 Rossi vinse, NDA)! Al di là degli scherzi, credo sarà un GP molto duro per tutti: l’asfalto è messo male e le gomme quando scivolano si scaldano e si deteriorano un sacco. Il pilota e la moto che riuscirà ad avere un po’ più di gomma per il finale, potrà essere quello più veloce».
Secondo Marquez, con queste temperature, l’asimmetrica anteriore non serve a nulla; tu cosa ne pensi?
«Non lo so, bisogna provare. Forse loro hanno più dati perché sono venuti a provare. E’ vero che è caldo, ma bisogna provarle domani. Al Mugello, io non avevo preso troppo in considerazione l’asimmetrica, ma Dovizioso l’ha usata e ha vinto. Quindi non era così male…».
La velocità c’è, la moto adesso sembra a posto; manca solo la condizione fisica?
«A parte Jerez, sono sempre stato abbastanza competitivo la domenica e nelle ultime due gare siamo riusciti a mettere a posto bene la moto. Domenica al Mugello la M1 era a posto, ero io in difficoltà. Ogni pista è diversa, speriamo di essere competitivi anche qui: il Mugello è una delle piste più difficili fisicamente, qui speriamo di riuscire a spingere fino alla fine».