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PHILLIP ISLAND – Non è un Valentino Rossi particolarmente brillante quello della vigilia del GP d’Australia: la gara di Motegi ha intaccato sia il fisico sia il morare del campione della Yamaha.
«Fortunatamente, domenica non ho picchiato sulla gamba, ma ho un po’ di dolore alla spalla: spero di non sentirlo troppo in moto. Qui nel 2016 avevo fatto una buona gara (secondo dietro a Crutchlow, NDA), ma nei test ero andato molto piano: sono curioso di vedere qual è il nostro livello. Rispetto a Motegi, questo è un circuito meno impegnativo per il fisico, ma dove si va molto forte: bisogna stare attenti, soprattutto in condizioni climatiche particolari».
Dopo Motoegi, c’è stato un confronto in Yamaha sulla competitività della moto?
«Sì, abbiamo parlato molto, stiamo cercando di capire come fare andare più forte la M1, a partire da Phillip Island. Questo è un circuito dove il coraggio conta molto, serve avere confidenza con la moto. Inoltre, le previsioni meteo sono incerte e noi soffriamo molto in condizioni “miste”: speriamo bene».
In Giappone, dopo le qualifiche, avevi detto che con tanta acqua in pista sareste stati competitivi, invece così non è stato. Non è la prima volta che accade: sembra sempre che ci sia qualcosa che vi “sorprende”, che non riuscite a capire nel comportamento della M1.
«A Motegi abbiamo fatto fatica da venerdì a domenica, non siamo riusciti a risolvere i problemi, come se ci fosse qualcosa che ci sfugge. Poi, nelle dichiarazioni, provi a essere ottimista, ma sappiamo che la realtà è differente. Purtroppo, non è la prima volta che accade: quest’anno era successo qualcosa del genere a Jerez e Barcellona. Di base, credo che il problema sia sempre quello del consumo della gomma posteriore».
Cosa pensi della sfida Marquez/Dovizioso?
«E’ bellissima: fra loro ci sono pochi punti di differenza (11, NDA) e sono i due piloti più in forma. Dovizioso domenica non mi ha sorpreso: quest’anno ha già vinto 5 gare, sta guidando bene».