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LOSAIL – Non è soddisfatto, e si vede: rispetto all’Australia c’è stato un passo in avanti, ma non come Valentino Rossi si sarebbe aspettato.
«Non è andata malissimo. Abbiamo lavorato sul bilanciamento dei pesi, ho fatto un buon 1’55”6, più veloce del 2016, ma ancora non riesco a entrare in curva come vorrei. Ho anche provato alcune gomme anteriori, ma faccio un po’ fatica: come mi era già successo in Australia, mi sembrano troppo morbide. Forse dipende anche dalla condizioni della pista, come sempre sporca il primo giorno di test».
In particolare, cosa non ti soddisfa?
«La M1 non è male, ma devo ancora trovare il giusto feeling, il corretto bilanciamento per essere efficace soprattutto in frenata. Stiamo lavorando sulla posizione di guida, ma non riesco a staccare come vorrei. Siamo andati sicuramente meglio rispetto ai precedenti test, abbiamo anche provato qualcosa di interessante, ma non basta, dobbiamo fare di più».
Hai deciso definitivamente quale telaio utilizzare?
«Per la verità ancora no, ma la differenza tra i due (2016 e 2017, NDA) è minima».
Rispetto all’Australia stai meglio fisicamente?
«Sinceramente non mi sembra di aver mai detto che a Phillip Island non ero a posto fisicamente… Piuttosto, avevamo sbagliato strada e non aveva senso continuare: avevo smesso prima per quello».
Oggi, purtroppo, è morto John Surtees…
«E’ stato un grande, ha fatto un’impresa (vincere il titolo sia in moto che in F1, NDA) mai riuscita a nessun altro. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di incontrarlo qualche volta, la prima una quindicina di anni fa, l’ultima nel 2015, quando ancora guidava. Dispiace, perché se ne va uno dei miti del motorsport».