MotoGP 2017. Rossi: "Meglio delle aspettative"

MotoGP 2017. Rossi: "Meglio delle aspettative"
Valentino decisamente soddisfatto per come sta reagendo la gamba infortunata e operata 22 giorni fa: “Mi sono subito sentito bene sulla M1: non sento troppo dolore, riesco a guidare abbastanza bene. Ma con la pioggia è tutto più facile, vediamo domani con l’asciutto”
22 settembre 2017

ALCANIZ – Sorridente e relativamente pimpante: l’espressione di Valentino Rossi la dice lunga. L’esame è stato superato alla grande: Valentino sta bene. Anche se, naturalmente, un contro è girare sul bagnato, come è successo oggi, un altro è farlo sull’asciutto, come probabilmente succederà domani.
 

«E’ stata una giornata sicuramente positiva. Fin dalle FP1, mi sono sentito bene sulla M1, in sella addirittura meglio che sulla R1 stradale utilizzata a Misano. Posso guidare senza troppo dolore e dopo due turni la gamba sembra a posto, non sento troppo dolore, non si è gonfiata in maniera anomala. E’ chiaro che sul bagnato è tutto più facile, i movimenti sono molto meno accentuati, non ti devi sporgere più di tanto dalla moto: soltanto domani, sull’asciutto, capiremo veramente qual è il mio livello, tutto verrà più sollecitato, non solo la gamba infortunata, ma anche il resto del corpo, in particolare le braccia, che dovranno compensare la minore forza dell’arto inferiore. Sull’acqua, però, non sono emersi particolari problemi».


E’ stato un bene iniziare con la pista bagnata?

«Sotto certi aspetti sì, perché mi ha aiutato a prendere confidenza e ritmo. Dall’altra parte, però, è più facile cadere, devi guidare con molta più attenzione».


Hai usato un assetto particolare?

«Abbiamo modificato leggermente la posizione di alcune leve, ma preferisco guidare con un assetto normale».


Quando guidi, lo fai in modo naturale o pensi anche all’infortunio?

«No, ci pensi. Ci sono delle accortezze che bisogna mantenere. Sull’acqua, ti viene naturale stare più attento, ma sull’asciutto non si potrà salire sui cordoli con la stessa “violenza” di sempre, buttarla dentro lo stesso anche quando arrivi un pelo lungo. Insomma, bisogna stare più attenti del normale».


Seguendo il tuo ragionamento, il giro secco può diventare un problema?

«Non ho idea, non so se sarò capace di entrare direttamente in Q2. Partire nei primi 10 è sicuramente meno pericoloso: per questo, sarebbe importante entrare nei 10. Il giro secco mi preoccupa, così come mi preoccupa la guida in generale».


Nelle FP3, quindi, lavorerai come sempre, o cercherai di prediligere la distanza sulla velocità?

«La resistenza alla distanza sarà importante, ma quella è una questione di feeling: non è che domani mi metto a fare 23 giri di fila per vedere se riesco a resistere per la gara. Cercherò di lavorare in un modo normale, mettendo nel finale la gomma nuova per provare a stare nei dieci».


Qual è stata la sensazione quando sei entrato in pista?

«Intanto, sono contento di essere qui. Sono salito sulla M1 e mi sono trovato subito bene, ha un’ergonomia fatta su misura per me e questo mi permette di guidare meglio rispetto alla R1 stradale utilizzata a Misano. Per questo sono contento, ma un po’ di paura bisogna tenersela».


E’ andata come te l’aspettavi?

«Meglio delle aspettative, perlomeno sul bagnato».


Provocazione: stai così bene, che sembri dare ragione a chi dice che non ti sei fatto niente…

«Se volete vi faccio vedere le lastre! Chiedetelo ai dottori, io non sono cosa dire: non mi interessa niente dimostrare che mi sono fatto male. Comunque, vi faccio vedere la gamba».


Tira giù la calza elastica e fa vedere i segni dell’operazione. Intanto, ci sarà sempre qualcuno che dirà che non è vero: del resto, c’è chi ancora crede che l’uomo non sia mai andato sulla luna…

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