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Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Francia.
Quali sono state le chiavi del GP?
1) La strategia del box di Vinales. Maverick ha fatto sapere che il suo team ha fatto una modifica nel warm up all’assetto della moto, preparando una moto più efficace in frenata, in particolare per il terzo e il quarto settore, prevedendo proprio una gara combattuta fino all’ultimo giro. Questo ha permesso a Vinales di avere ancora delle carte da giocare, nonostante la grande spinta di Valentino Rossi.
2) L’errore di Rossi. Naturalmente, sul GP ha pesato in maniera determinante l’errore commesso da Rossi all’ultimo giro, iniziato con 0”408 di vantaggio. Un margine apparentemente sufficiente e, forse, lo sarebbe stato senza lo sbaglio commesso da Valentino;
3) La tranquillità di Zarco. Non è facile, al quinto GP in MotoGP, davanti a 104.000 appassionati che gridano continuamente il tuo nome, mantenere la calma. Johann, questa volta, ci è riuscito alla grande (non ci riusciva ai tempi della Moto2, come ha ammesso lui stesso), sfruttando al meglio le sue qualità e quelle della Yamaha 2016;
4) Il primo giro di Pedrosa. Pur partendo dalla 13esima casella, Pedrosa era già settimo alla fine del primo giro, staccato di 1”905: non fosse scattato così bene, difficilmente sarebbe arrivato fino al podio (al di là delle cadute);
5) Le difficoltà di Marquez con la Honda 2017. Marc non ha in mano questa moto, non è a suo agio e non riesce a controllarla come faceva in passato.
Vinales andava penalizzato per il taglio di variante (la curva 9-10) al penultimo giro?
Secondo me no: a differenza di quanto era accaduto in Texas, con Rossi penalizzato con 0”3 dopo il taglio di chicane, Vinales non si è avvantaggiato tornando in pista: è stato attento ad aspettare un attimo ad aprire il gas. Lo conferma anche il cronologico dei tempi: al 26esimo giro, Vinales ha percorso il T2 in 21”219, al 27esimo in 21”279; il T3 in 25”673 al 26esimo e in 25”601 al 27esimo. Insomma, non ne ha tratto nessun vantaggio.
Cosa è successo ad Andrea Iannone, solo decimo a 48”332?
Andrea ha faticato per tutto il fine settimana. Il problema è sempre lo stesso: non riesce a frenare la moto. Se forza un po’ di più, cade.
Perché Danilo Petrucci si è ritirato al 18esimo giro, mentre era nono in scia a Lorenzo e Scott Redding al settimo mentre era in ottava posizione?
Problemi tecnici: perdita d’olio per Danilo, rottura del cambio per Scott.
Perché Aleix Espargaro si è ritirato al 24esimo giro, mentre era ottava e in grande rimonta?
Ha rotto il motore.
Dopo quanto ottenuto in qualifica (ottavo tempo per P.Espargaro, decimo per Smith), il risultato della KTM, considerando tutti i ritiri, è deludente?
No, è veritiero dell’attuale potenziale della moto austriaca, comunque in grande crescita. Il risultato delle qualifiche è stato un po’ “drogato” dalle condizioni meteo e i rischi presi dai due piloti nelle FP3 hanno permesso di accedere direttamente in Q2. In ogni caso, in questo GP la KTM ha dimostrato un buon potenziale, arrivando a meno di quattro secondi dalla Suzuki. Non male.
Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).
Vinales 1’32”309 (28); Rossi 1’32”373 (24); Pedrosa 1’32”633 (14); Zarco 1’32”763 (15); Dovizioso 1’32”785 (14); Crutchlow 1’32”885 (14); Folger 1’32”900 (27); Marquez 1’32”934 (16); A.Espargaro 1’33”167 (20); Petrucci 1’33”433 (11); Lorenzo 1’33”444 (28).
Le più tre belle frasi del fine settimana.
3) Vinales (domenica): «All’ultimo giro, ero pronto anche al contatto con Rossi»;
2) Iannone (giovedì): «Hayden mi ha trasmesso la libertà e la positività degli americani»;
1) Jovanotti (cantante) (domenica): «E’ Rossi. Non vuole arrivare secondo se può arrivare primo. E’ rischioso, ma sennò non sei Vale. #forzavale».