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1) Marc Márquez. E’ lui il grande protagonista del GP d’Argentina, nel bene e nel male. Poche volte si è vista una così netta superiorità di un pilota in MotoGP rispetto a tutti gli altri, ma poche volte ho visto un pilota perdere tanta lucidità da fare così tanti sbagli in un solo GP;
2) La pole di Miller. Quello che ha fatto Jack Miller in qualifica è da ricordare a lungo. D’accordo, c’era solo una curva bagnata, ma girare in quelle condizioni con le slick è qualcosa di eccezionale: perfino Márquez ha ritenuto troppo pericolosa quella situazione;
3) La vittoria di Crutchlow. Cal ha fatto tutto giusto, e vincendo ha anche conquistato il primo posto nel mondiale: era dal 1979 che un pilota britannico non era primo in classifica nella classe regina, ed è anche la prima volta per il team di Lucio Cecchinello;
4) La vittoria di Marco Bezzecchi. A 19 anni ha conquistato il suo primo successo da consumato campione. Bravissimo!
5) La vittoria di Mattia Pasini. Due gare, due successi italiani: dopo Bagnaia ecco Pasini, che adesso è anche primo nel mondiale. Non gli succedeva dal 2008. E ai primi tre posti della classifica ci sono Pasini, Baldassarri e Bagnaia. Da ricordare.