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TERMAS DE RIO HONDO – Torna alla vittoria Cal Crutchlow davanti a Johann Zarco e Alex Rins, per un podio assolutamente inedito. Quinto al traguardo (ma verrà penalizzato) Marc Marquez, settimo Andrea Dovizioso, nono Andrea Iannone, 11esimo Danilo Petrucci, 19esimo Valentino Rossi, ripartito dopo essere stato abbattuto da Marquez la 20esimo giro.
E’ successo di tutto, quasi tutto sbagliato. Proviamo a riassumere. Poco prima del via cade un po’ di pioggerellina, quella infima, quella schifosa. L’asfalto si bagna, soprattutto nella parte posteriore del circuito, ma fondamentalmente rimane asciutto. Tutti i piloti vanno sullo schieramento di partenza con le rain, tutti tranne Jack Miller, che come aveva fatto in qualifica, azzarda le slick. Passano i minuti ed è chiaro che quella di Jack è ancora una volta la scelta giusta. Ma ormai la pit lane è chiusa e si è oltre il limite regolamentare per cambiare le gomme. Unica soluzione: spostare la moto in pit lane e partire da lì con le slick. Il problema è che in pit lane ci sono 23 piloti e uno solo, Miller, sulla griglia di partenza. E’ il caos e la direzione gara decide, secondo me correttamente, di ritardare la partenza.
Poi, però, è il caos. Per non penalizzare Miller, che comunque aveva preso i suoi rischi per scegliere le slick, viene presa una decisione di compromesso: non si può far partire tutti dalla pit lane, sarebbe troppo pericoloso (giusto), e si opta quindi per dare a Miller una “griglia” di vantaggio, schierando tutti gli altri piloti, in base a quanto fatto nelle qualifiche, a partire dall’ultima fila. Secondo me bisognava lasciare lo schieramento com’era in origine, lasciando i piloti con le rain, che avrebbero potuto cambiare effettuando il classico “flag to flag”. Ma questo tema, passa in secondo piano visto tutto quello che è accaduto.
Si parte quindi con questo nuovo schieramento, ma finito il giro di ricognizione, Marc Marquez fa spegnere la moto un attimo prima del via. Per regolamento, dovrebbe essere spostato nella pit lane, ma Marquez si fa spingere, riaccende la moto e si riposiziona nella casella conquistata in qualifica. E’ subito evidente che non lo può fare, lo capisce anche lui, che infatti spinge come un forsennato per guadagnare terreno. Passa in testa al secondo giro , al quinto a 1”603 di vantaggio, al sesto viene punito con il “ride through”. Rientra in pista 19esimo a 21”107 da Miller, in quel momento in testa alla gara.
Marquez è una furia, gira almeno un secondo più veloce di Miller e oltre un secondo più veloce di tutti gli altri. Rimonta posizioni, ma al nono giro, alla curva 13 (quella, per intenderci del contatto Dovizioso/Iannone di qualche anno fa) esagera, entra troppo deciso su Aleix Espargaro lo spinge fuori. Gli chiede scusa, ma dalla direzione gara gli comunicano che deve cedere la posizione. Nel frattempo, però, Marquez aveva già passato altri due piloti, quindi perde ulteriore tempo. All’ottavo giro è a 20”176. Continua a spingere come un forsennato, umilia quasi gli avversari, perché pur con un ride trough, pur avendo dovuto cedere le posizioni, supera piloti che non hanno avuto questi “inconvenienti”. Nella sua rimonta passa Dovizioso, quindi arriva in scia alle Yamaha e al 20esimo giro perde completamente la testa: sempre alla curva 13, entra come se davanti a lui non ci fosse Valentino Rossi, lo centra, lo fa cadere. Ancora una volta chiede scusa, ma continua a spingere e nell’ultimo giro infila anche Vinales per un quinto posto che, però, si trasforma in 18esimi per una penalizzazione di trenta secondi. Secondo me troppo poco: andava squalificato. Poi, una voltato rientrato al box, Marquez va, accompagnato da Alberto Puig (giusto), ma anche dal manager Emilio Alzamora e dal suo fisioterapista (cosa c’entravano) al box Yamaha a chiedere scusa. Scuse che non vengono accettate ma, incredibilmente, non è il team manager Maio Meregalli ad allontanare Marquez, ma Alessio Salucci (Uccio), l’amico di Valentino. Tutto sbagliato.
#Marquez entra duro ⚠#Rossi a terra 🌞🌜
— Sky Sport MotoGP™ (@SkySportMotoGP) 8 aprile 2018
L'episodio clou dell'#ArgentinaGP 😱
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Così, purtroppo, passa in secondo piano la strepitosa vittoria di Cal Crutchlow, che non vinceva dal GP d’Australia 2016: per la prima volta, Cal è anche in testa al mondiale, davanti ad Andrea Dovizioso, sesto al traguardo, dopo una gara molto complicata. In un certo senso, al Dovi è andata bene. Al secondo posto Johann Zarco, che ci ha provato fino alla fine, e Alex Rins arrivato a 2”5 al traguardo, ma in realtà in lotta per il successo fino al penultimo giro. Disastro Lorenzo: 15esimo.
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda CASTROL | Honda | 170.4 | 40'36.342 |
2 | 20 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 170.4 | +0.251 |
3 | 16 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 170.2 | +2.501 |
4 | 13 | 43 | Jack MILLER | AUS | Alma Pramac Racing | Ducati | 170.1 | +4.390 |
5 | 11 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 169.3 | +14.941 |
6 | 10 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 168.8 | +22.533 |
7 | 9 | 53 | Tito RABAT | SPA | Reale Avintia Racing | Ducati | 168.8 | +23.026 |
8 | 8 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 168.7 | +23.921 |
9 | 7 | 55 | Hafizh SYAHRIN | MAL | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 168.7 | +24.311 |
10 | 6 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Alma Pramac Racing | Ducati | 168.6 | +26.003 |
11 | 5 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 168.2 | +31.022 |
12 | 4 | 45 | Scott REDDING | GBR | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 168.2 | +31.891 |
13 | 3 | 30 | Takaaki NAKAGAMI | JPN | LCR Honda IDEMITSU | Honda | 168.1 | +32.452 |
14 | 2 | 21 | Franco MORBIDELLI | ITA | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 167.5 | +42.061 |
15 | 1 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Ducati Team | Ducati | 167.5 | +42.274 |
16 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Angel Nieto Team | Ducati | 167.5 | +42.625 | |
17 | 12 | Thomas LUTHI | SWI | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 167.4 | +43.350 | |
18 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 169.4 | +43.860 | |
19 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 166.8 | +52.082 | |
20 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Angel Nieto Team | Ducati | 166.0 | +1'03.944 | |
21 | 10 | Xavier SIMEON | BEL | Reale Avintia Racing | Ducati | 165.6 | +1'10.144 | |
Non classificato | ||||||||
38 | Bradley SMITH | GBR | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 167.2 | 7 Giri | ||
41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 166.2 | 11 Giri | ||
Primo giro non terminato | ||||||||
26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 0 Giro |