MotoGP 2018. Dovizioso: "Mi sento un gran figo"

MotoGP 2018. Dovizioso: "Mi sento un gran figo"
Andrea scherza dopo aver conquistato la pole a 28 GP di distanza dall'ultima. "Ho tagliato il traguardo e non mi sono neanche girato. Sapevo che avevo Danilo e Valentino alle spalle, e potevano fare un tempo migliore del mio. Il mio 54"6 era talmente bello che ero contentissimo"
4 agosto 2018

Andrea Dovizioso, soddisfatto della pole position, parla della gara di domani senza sbilanciarsi sul risultato.

 

L’ultima pole l’hai fatta nel 2016... 

«Quella di oggi è una pole bella, c’è del valore, perché ho fatto un giro molto veloce e di forza, perché dopo i tira e molla con gli altri piloti all’ultimo turno ho detto: “basta, mi devo preparare”. Ho preparato la gomma, perché avevo rallentato, e sono riuscito a fare un gran giro. E’ stato bello provare questa sensazione, perché non ti capita spesso in qualifica - parlo per me. Dopo il primo intermedio ho capito che ero partito bene, da lì ho cominciato a forzare e la moto ha risposto molto bene. Potevo frenare bene, sono stato aggressivo ma fluido, che è sempre il mix che i piloti cercano: essere molto aggressivi con fluidità».

 

Come sei messo in proiezione gara? Abbiamo notato che Márquez ha usato la gomma nuova nelle FP4, e aveva un passo diverso.

«Non è chiaro per nessuno. Se tu guardi il nostro passo, avevamo la gomma della mattina e lui aveva la gomma nuova. C’era la differenza di un secondo di passo, ma dirti quanto quel secondo dipenda dalla gomma non lo sappiamo né io né lui. Non sono chiare queste cose. Abbiamo delle sensazioni, ma in realtà non sappiamo mai come siamo messi rispetto ai nostri avversari. Secondo me il passo è buono, siamo in linea con i più veloci. Nelle prove è difficile capire chi sia più veloce, perché vengono seguite strategie diverse, con giri diversi sulle gomme: c’è chi le ha portate più avanti e chi non. Ce la giocheremo, ma non so come andrà».

 

Chi vedi tu sul podio?

«Marc e Dani sono messi molto bene come passo, poi dipende sempre come parti e che strategia puoi fare. Danilo, come dicevo, è messo bene, Jorge è messo abbastanza bene e anche Vale dirà la sua, in gara come al solito tira fuori qualcosa di diverso: di conseguenza non sai mai cosa può venire fuori. Quanto a Suzuki, metto un punto interrogativo, perché a volte nelle prove vanno forte e in gara no e viceversa, non lo so».

 

Quanto conta, per iniziare questa seconda parte di stagione, riuscire a fare questa pole?

«Non è la pole, è la velocità del weekend, questo fa la differenza. Conta quasi niente fare la pole position dal mio punto di vista. Dal primo turno siamo stati veloci, è molto importante, non vuol dire che sia tutto ma già parti con una base un po' diversa».

 

Quando fai un giro cosi ti senti un gran figo?

«Di brutto, cosa che non mi è capitata quasi mai nella mia carriera. Ho tagliato il traguardo che non mi sono neanche girato dietro. Sapevo che avevo Danilo e Valentino alle spalle che potevano fare un tempo migliore del mio. Il mio 54"6 era talmente bello che ero contentissimo. Oltre le aspettative direi, quindi siamo stati bravi».

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