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PHILLIP ISLAND – Il peggior risultato stagionale in qualifica – nono – certifica che la Ducati e Andrea Dovizioso continuano a faticare a Phillip Island: aspettiamo la gara per dare un giudizio definitivo, ma sembra evidente che certi problemi rimangono.
«Il podio non è impossibile, ma molto difficile sì. E’ vero che siamo migliorati rispetto al 2017 anche su questa pista, ma per qualche motivo il vento ci dà più fastidio che agli altri: sembra che i nostri problemi a centro curva siano amplificati dal vento. E’ una considerazione, non una convinzione (come dire: non sono sicuro che sia esattamente così, NDA). Avendo migliorati in certi aspetti rispetto all’anno scorso, si dà meno importanza ai nostri difetti, ma ci sono e qui facciamo fatica. Siamo più vicini in velocità e questo mi permette di fare un giro in linea con i migliori, ma non riesco a tenerlo per 27 giri».
E’ un po’ una doccia fredda?
«Per me no. Credo di sapere bene perché da Brno in poi ci siamo giocati le vittorie, perché siamo andati forte e come lo abbiamo fatto: la speranza c’è sempre, ma conosciamo i nostri limiti. Per questo è importante correre qui in questo momento: ci serve per raccogliere maggiori informazioni per l’inverno».
Qual è l’obiettivo?
«Devo portare a casa il massimo possibile, con un occhio a Valentino: partiamo dalla stessa fila, ce la possiamo giocare, ma la Yamaha qui è più competitiva».
Chi è il favorito?
«Iannone ha un passo diverso da tutti gli altri con le gomme usate. Poi ci sono Marquez e Vinales, poi un gruppone con me, Rossi, Zarco, Rins, Petrucci».
Sarà un’altra gara di gruppo?
«Speriamo…».