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Era arrivato in Giappone molto ottimista e, per il momento, tutto sta andando come le aspettative, anche se, Andrea Dovizioso, come sua abitudine, non si sbilancia più di tanto.
«Per il momento è andata come ci si aspettavamo, ma la gara è sempre diversa: può andare meglio, come peggio. Marquez è molto forte, ma non c’è solo lui: non so se in qualifica ha avuto un problema, ma al di là della posizione è molto veloce, ha un gran passo. Siamo in linea, né più veloci né più lenti: a vederlo da fuori, sembra messo bene. Ci proverà sicuramente».
Sarà un problema per lui partire dalla seconda fila?
«Non credo sarà un limite: mi aspetto di vederlo nei primi tre già alla fine del primo giro».
Su cosa avete lavorato nelle FP4?
«Soprattutto sull’inserimento: in certe curve non riuscivo a lasciare i freni e fare percorrenza. Siamo migliorati un po’, ma credo che nel warm up ci concentreremo sul grip al massimo angolo. Nelle FP4 abbiamo fatto il turno con le gomme usate: è tutta da scrivere e da scoprire la gara».
Zarco dice che può attaccare già dal primo giro.
«Non è una bella cosa… Credo che Zarco domani sarà un problema, bisognerà fare strategia anche su di lui».
C’è meno consumo gomma: si può provare a scappare subito?
«Quando il consumo non è alto, le strategie aumentano, non sei obbligato a controllare a tutti i costi come è avvenuto nelle ultime due gare. Qui c’è la possibilità di fare più ritmo: si possono fare strategie diverse, ma non c’è solo Marquez, bisognerà vedere come si comporteranno in gara. Zarco proverà a stare davanti, me lo aspetto veloce per tutta la gara».
Ti stimola di più vincere un’altra gara o ritardare la festa di Marquez?
«Non essendo in lotta per il campionato, mi interessa di più la vittoria».
Sarà sotto pressione?
«Non credo proprio, ha già dimostrato di gestire piuttosto bene queste situazioni. Non è sicuramente sotto pressione».
Nessuno, in fondo, ha niente da perdere: si può correre più liberi?
«Sì, come è accaduto nelle ultime gare: non sarà diversa dalle altre, dove abbiamo lottato fino alla fine senza pensare al campionato».