MotoGP 2018. Dovizioso: "Uno zero mentalmente devastante"

MotoGP 2018. Dovizioso: "Uno zero mentalmente devastante"
Andrea non si dà pace per l’errore commesso: “Non volevo perdere Lorenzo e Márquez, ma rispetto a loro mi mancavano un paio di decimi: ero al limite. Jorge ha fatto una gara esagerata: gli faccio i complimenti. Bisogna metabolizzare lo sbaglio, studiare i dati e capire cosa sta succedendo”
17 giugno 2018

MONTMELO’ – Dopo quello di Le Mans, un altro errore non da Andrea Dovizioso, questa volta mentre era terzo alle spalle di Jorge Lorenzo e Marc Márquez. Difficile da digerire e da giustificare: anche in questo caso, le conseguenze sono pesantissime.

«Ero al limite, non li volevo perdere: stavamo spingendo forte tutti e tre, ma io ne avevo poco meno di loro. Sono uscito più veloce dalla curva precedente, arrivando alla 5 con 4/5 km/h più del dovuto. Ho frenato più forte e sono caduto, in una classica scivolata da anteriore Michelin: in certe situazioni non puoi forzare più di tanto. Ma è stato un mio errore. Anche qui eravamo veloci, avrei potuto fare terzo e forse lottare anche con Márquez, ma abbiamo fatto un altro zero. Lorenzo ha fatto una gara esagerata, gli faccio i miei complimenti: bisogna stare calmi e lavorare sui dettagli. Lui guida in maniera differente, e su questa pista non era redditizio intraversare il posteriore in ingresso, bisognava essere molto precisi come lo è stato Jorge. Non credo che si dovrà guidare così su tutte le piste, sono tanti gli aspetti da valutare».

 

Quanto ha inciso nella caduta che al comando ci fosse Lorenzo? quanto ti ha dato fastidio?

«E’ normale che sia così, ma non è questo il punto. Quando Jorge è così in forma non è facile arrivargli davanti e, come ho detto dopo le prove, può anche essere d’aiuto per migliorarsi, per capire come fare certe curve o determinate frenate».

 

Lui dice di avere avuto grandi benefici dalla nuova sella: l’hai già provata o la proverai anche tu?

«Sono aperto a tutto, non sono chiuso a certi dettagli, ma non credo sia quello che mi serve. Ognuno ha il proprio stile di guida. Dobbiamo capire meglio certi dettagli, migliorare alcuni particolari, anche se, naturalmente, non è così facile».

 

E’ il tuo momento più duro da quando sei in Ducati?

«E’ chiaro che andare a casa con zero punti è devastante mentalmente, ma non è certo il mio peggior momento in Ducati: non dimentichiamo i problemi dei primi anni. E’ chiaro che adesso le aspettative sono differenti: bisogna capire bene cosa sta succedendo, studiare con il team i dati per arrivare ad Assen pronti. Sicuramente è un momento duro psicologicamente: bisogna metabolizzare l’errore e migliorare quei piccoli aspetti, consapevoli che la velocità c’è. Lorenzo ha guidato in modo straordinario, e la moto glielo ha permesso: bisogna partire da qui».

 

Adesso tu e Lorenzo siete a pari punti in campionato.

«Si riparte da zero, vediamo cosa succede da qui alla fine. La testa è sempre al campionato, abbiamo visto che può succedere qualsiasi cosa».

 

Più grave questo, o l’errore di Le Mans?

«Quello di Le Mans, perché quando sei più veloce degli altri devi vincere, non cadere».

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