Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
ZELTWEG – Dopo Brno, per la Ducati non ci poteva essere pista migliore: a Zeltweg è imbattuta da quando si è tornati a correre nel 2016. Ma sia Andrea Dovizioso sia Jorge Lorenzo non si fidano: sono convinti di poter essere competitivi, ma non credono in una vittoria “scontata”. Tutt’altro.
«Non sono tranquillo, ma sarebbe strano il contrario in MotoGP. E’ vero, qui la Ducati ha sempre vinto, ma le cose, come sempre, vanno analizzate bene: dopo i primi test effettuati nel 2016 sembrava quasi che dovessimo correre da soli, poi in gara gli avversari si sono avvicinati un sacco; nel 2017 ho vinto, ma in volata con Marquez. Insomma, gli avversari si sono avvicinati tantissimo anche su questo tracciato, dove di base la nostra moto funziona bene e si adatta al mio stile. Ma non è così facile. La Honda quest’anno ha più potenza, e anche Yamaha e Suzuki possono essere più competitive: rispetto all’anno scorso hanno anche delle carenature che funzionano meglio. Però, anche noi siamo più efficaci: insomma è tutta da vedere».
Se dovesse piovere per qualche turno, potrebbe essere un vantaggio per voi che partite, sulla carta, più a posto degli altri?
«Potrebbe, ma anche questo non è così scontato: Marquez è uno che si adatta velocemente, mentre noi abbiamo bisogno di lavorare di più per capire il funzionamento delle gomme».
In caso di pioggia, com’è la situazione su questa pista?
«Qui non abbiamo mai girato con la pioggia, l’ha fatto solo la Moto2 nel 2017 e sono caduti tutti… Forse c’era troppa gomma a terra, sembrava che i piloti fossero sul ghiaccio: bisognerà stare attenti».
LORENZO: “SI PUO’ LOTTARE PER LA VITTORIA”
«Nei test di Brno abbiamo migliorato alcuni dettagli, possiamo essere veloci anche qui. Ma ogni gara è differente e bisogna aspettare di scendere in pista per vedere il livello degli avversari: questa, però, è una pista dove si sta tanto con il gas aperto, ci sono tante frenate e accelerazioni, è adatto alla nostra moto. Credo ci siano buone possibilità di lottare per la vittoria, ma la Honda non è così lontana. Il mondiale? Per recuperare tanti punti a Marquez bisognerebbe avere 2-3 decimi di vantaggio per poter vincere 5-6 GP di fila, ma non siamo in questa situazione. Lui è sempre velocissimo, poi tutto può accadere: si può rompere un motore, perdere tanti punti, ma realisticamente è difficile. Per quanto mi riguarda, a Brno non è stata la prima volta che ho rimontato, ma è stata la prima volta che, coscientemente, ho aspettato ad attaccare: ho dovuto fare un lavoro di convincimento un’ora prima della gara… Qui, nel 2017, ero partito per la seconda volta nella stagione in prima fila, poi ero partito con quasi un secondo di vantaggio, ma non avevo l’esperienza per salvaguardare gomme ed energie. Da allora, credo di essere cresciuto molto. La Yamaha in difficoltà? Sicuramente hanno i loro problemi, ma Rossi è secondo nel mondiale e sono sempre vicini alla vittoria: non mi sembrano messi così male».