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Zeltweg - Notizie, indiscrezioni, confronti e altro ancora dopo il GP d'Austria.
CONFRONTO 2018/2017
Ecco il confronto dopo 11 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2018 e nella passata stagione.
Marquez 201/174 (+27); Rossi 142/141 (+1); Lorenzo 130/79 (+51); Dovizioso 129/158 (-29); Vinales 113/150 (-47); Petrucci 105/75 (+30); Zarco 104/99 (+5); Crutchlow 103/76 (+27); Iannone 84/33 (+51); Rins 66/12 (+48); Pedrosa 66/139 (-73); Miller 61/43 (+18); P.Espargaro 32/21 (+11); A.Espargaro 17/43 (-26).
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra parentesi il confronto in prova)
Dovizioso/Lorenzo 5/5 (6/5); Marquez/Pedrosa 11/0 (9/2) Rossi/Vinales 8/3 (5/6); Petrucci/Miller 8/3 (10/1); Iannone/Rins 7/4 (7/4); A.Espargaro/Redding 6/3 (11/0); P.Espargaro/Smith 7/2 (8/2).
QUANTI DUBBI SUL MESSICO
Per il 2019, si è parlato della possibilità di aggiungere in calendario il GP del Messico. I piloti sono stati informati di questa possibilità durante la Safety Commission del GP della Rep.Ceca e hanno affrontato nuovamente l’argomento a Zeltweg. I dubbi, però, sono tanti.
Marquez: «Per noi è difficile capire da una mappa se è sufficientemente sicuro: ci hanno detto che miglioreranno alcuni punti, poi saranno Uncini, Capirossi e Carlos Ezpeleta (il figlio di Carmelo, NDA) a decidere. Sicuramente ci sono curve strane, ma non mi preoccupa: l’importante è che non si facciano più di 20 GP in una stagione».
Dovizioso. «Abbiamo detto la nostra opinione, ma non si può capire bene dalla cartina, bisogna andare lì a provare o avere qualche dettaglio in più. Non credo, però, che si andrà a correre». Decisamente più possibilista Miguel Oliveira: «Non conosco il circuito, non seguo la F.1 e non ho quindi mai visto la pista: in Messico ci vado solo in vacanza… Ma se la Dorna dice che si andrà a correre là, sicuramente ci andremo».
KTM: AMBIZIOSI E UN PO’… SPOCCHIOSI
In una conferenza stampa, il CEO KTM Stefan Pierer ha fatto il punto della situazione, confermando tutta l’ambizione della Casa Austriaca, mettendo in mostra una sicurezza quasi spocchiosa. «Ci abbiamo messo sei anni per vincere la Dakar e undici per farcela nel Supercross, ma ce l’abbiamo fatta. Ce la faremo anche in MotoGP: non importa quanto tempo ci metteremo e quanti soldi dovremo spendere» ha detto Pierer, che ha anche fatto sapere che l’infortunio di Mikka Kalio ha fatto decidere KTM di portare a due i collaudatori (la Yamaha ancora non ne ha uno in Europa…), facendo, tra gli altri, anche il nome di Dani Pedrosa come pilota da contattare, con anche la possibilità che quel ruolo venga affidato a Bradley Smith.
DE PUNIET SOSTIUISCE KALLIO
Nel frattempo, la KTM ha ufficializzato che per sostituire l’infortunato Mikka Kalio, è stato ingaggiato temporaneamente Randy De Puniet: sarà lui a svolgere i collaudi fino a quando Kallio non si sarà ristabilito.
LORENZO (CHICO) RISPONDE A PIERER
Pierer è quello che nel 2016, commentando l’ingaggio di Lorenzo da parte della Ducati per 12 milioni di euro a stagione, aveva detto: «Non capisco come una casa possa spendere tanti soldi per un pilota che quando piove ha paura».
Venerdì, dopo le FP2 bagnate, chiuse da Jorge al quarto posto, Chico Lorenzo, papà di Jorge ha risposto via twitter al CEO di KTM. «Per favore, che qualcuno chieda all’idiota che ha detto che Ducati non era intelligente a pagare 12 milioni a un pilota che non è veloce sull’acqua, se continua a pensare la stessa cosa o se ha la decenza di chiedere scusa?».
TEST A MISANO: CI VOGLIONO PIU’ AUTISTI
Domenica molti piloti proveranno a Misano per preparare il GP della Riviera adriatica di settembre; poi, il motomondiale si sposterà a Silverstone, per il GP di Gran Bretagna. I camion devono essere in Inghilterra martedì sera e per questo la maggior parte dei team ha dovuto ingaggiare due autisti in più a camion per rispettare il numero di ore di guida imposte dalla legge e arrivare in tempo nel paddock di Silverstone. Quando vengono programmati i test bisogna tenere conto anche di questi aspetti logistici.
MORBIDELLI AVRA’ UNA M1 UFFICIALE (O QUASI)
In una intervista ai microfoni di SKY, il responsabile del progetto MotoGP Maio Meregalli ha confermato più o meno direttamente, che nel 2019 Franco Morbidelli correrà con una Yamaha (l’annuncio del neo team Yamaha-Petronas dovrebbe essere fatto a Silverstone) e che, con ogni probabilità, sarà «una moto ufficiale o molto vicina a quelle del team ufficiali». Per Morbidelli decisamente un salto in avanti rispetto alla problematica situazione nella quale si è ritrovato quest’anno.
MOTO2: PILOTI UFFICIALIZZATI, ALTRI QUASI
A Zeltweg è stato ufficializzato quanto si sapeva da un po’: nel 2019, Marco Bezzecchi correrà in Moto2 con la KTM nel team di Hervè Poncharal, con Phillip Oettl come compagno di squadra. «Ci ho pensato a lungo, poi ho deciso di cogliere questa opportunità, anche perché sono stato lusingato dal grande interesse nei miei confronti da parte della KTM» ha detto Bezzecchi, che ha ricevuto grandi complimenti da Poncharal: «Lo seguo da un po’, mi ricordo Rossi all’inizio della sua carriera». Bezzecchi ritroverà in Moto2 il suo avversario di oggi in Moto3: Jorge Martin correrà nel team Ajo, assieme al riconfermato di Brad Binder. A Silverstone, invece, dovrebbe arrivare l’ufficializzazione di Sam Lowes nel team di Fausto Gresini, con il quale ha già corso in Moto2 nel 2016.
TECNICI: CONTINUANO LE TRATTATIVE
Il “mercato” piloti della MotoGP è praticamente chiuso, mentre continua quello dei tecnici. Dato per scontato, ormai, che Ramon Forcada verrà sostituito da Esteban Garcia (attuale capo tecnico di Smith in KTM) e che Forcada dovrebbe andare a fianco di Morbidelli, stanno andando a posto altre caselle. Giacomo Guidotti, attualmente capo tecnico di Pedrosa, andrà a lavorare con il giapponese Takaaki Nakagami; in Casa Aprilia dovrebbe arrivare Pietro Caprara come capo tecnico di Aleix Espargaro, mentre non si sa ancora nulla (o meglio: io non ne so nulla…) di chi affiancherà Andrea Iannone.
CRUTCHLOW DURO CON LA DIREZIONE GARA
Durante le QP della Moto2, interrotte con colpevole ritardo con la bandiera rossa dopo che erano rimasti in pista alcuni pezzi della moto di Luca Marini, caduto senza conseguenze, Cal Crutchlow, come suo solito, è stato tutt’altro che diplomatico, scrivendo su twitter: «Sfortunatamente, la MotoGP Race Direction “need sacked”, va licenziata… La bandiera rossa è stata esposta con 4 minuti di ritardo e nessuna bandiera è stata esposta ieri (era successo qualcosa di simile, NDA)… disgrazia».
IO L’AVEVO DETTO
Lin Jarvis, (domenica, ore 1530): “Adesso avremo due test molto importanti a Misano e ad Aragon”. Valentino Rossi (domenica, ore 17): “I test di Misano e Aragon? Purtroppo non ci saranno grandi novità”.