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BRNO – Miglior tempo di Dani Pedrosa, davanti a Danilo Petrucci e Alvaro Bautista. 5° è Andrea Dovizioso, 7° Valentino Rossi, 11° Andrea Iannone e 19° Franco Morbidelli.
Temperatura aria: 32 °C. Temperatura asfalto: 55 °C. Si prova in condizioni estreme, infuocate, con grandi problemi per piloti e gomme: le soffici, di fatto, servono solo per il “time attack”, il giro a vita persa e, forse, nemmeno per quello. Si gira quindi con grande fatica, ma con ottimi tempi e grande equilibrio: 13 piloti in meno di un secondo (0”939). Alla fine, la classifica viene rivoluzionata dai vari attacchi con le gomme nuove, ma il primo posto di Dani Pedrosa è consistente e va al di là del singolo giro: qui Dani va forte, come peraltro ha sempre fatto nella sua carriera. Non a caso fu proprio a Brno che nel 2014 Márquez perse la sua imbattibilità, e fu proprio Dani a batterlo. Ma se Pedrosa è competitivo, il punto di riferimento sulla distanza rimane il compagno di squadra Marc Márquez, l’unico a non aver cambiato gomme nel finale. Márquez, come ormai sta facendo da qualche GP, va avanti per la sua strada, pensando solo alla gara e senza preoccuparsi minimamente del giro singolo: per questo è solo decimo al termine delle FP, ma anche qui è il pilota da battere.
Al secondo posto un ottimo Danilo Petrucci, che ha portato al debutto una nuova carenatura con la parte superiore simile – semplificando molto la cosa – a quella della Yamaha, mentre quella inferiore rimane la tradizionale Ducati. Un mix (potete vedere le foto nel live di moto.it) che rappresenta la seconda carenatura omologata dalla Casa di Borgo Panigale, carenatura che domani, probabilmente, proveranno anche Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo.
La Ducati si conferma veloce anche su questa pista, con Bautista che prosegue il suo momento positivo (terzo a 0”168) e Dovizioso quinto e sempre nelle prime posizioni. Solo Lorenzo, per il momento, fatica: 15° a 1”229. Lo spagnolo, tra l’altro, ha girato a lungo con le gomme soffici che a detta del responsabile Michelin Piero Taramasso difficilmente possono tenere la gara.
Il miglior pilota Yamaha al termine delle libere è incredibilmente Hafizh Syahrin, quarto: d’accordo, il malese ha sfruttato bene il giro secco, ma è stato sempre là davanti. Maverick Viñales, in difficoltà nelle FP1, è risalito in sesta posizione, proprio davanti a Valentino Rossi, con Johann Zarco 9° (primo nelle FP1). La Yamaha non è messa male nel complesso, ma c’è ancora qualche aspetto da sistemare. L’inizio, però, è stato abbastanza positivo. Aleix Espargaro con l’Aprilia si è classificato 16°.