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Inevitabilmente, il tema principale del GP del Giappone è la sfida tra Marquez e Dovizioso per chiudere o tenere aperto il mondiale. Da valutare anche la situazione di Jorge Lorenzo («potrei non correre»), da verificare la competitività della Yamaha. Questi i temi principali della 16esima gara stagionale.
ATTACCANTE O RAGIONIERE
Con 77 punti di vantaggio, Marc Marquez può veramente decidere quale tattica utilizzare. Lui commenta così la situazione: «Ho il primo “match ball”, ma per me è un GP come tutti gli altri. Come sempre, lavorerò in prova per preparare la gara e dopo il warm up capirò meglio cosa potrò fare. Qui ho vinto il titolo nel 2016 in MotoGP, ma la situazione era completamente differente e inaspettata: conquistai il titolo perché vinsi la gara e i due piloti Yamaha caddero. Oggi non abbiamo né stress né panico, mancano ancora quattro GP: bisogna provare a vincere, gestendo però anche i rischi su una pista che sembra più adatta a Dovizioso e alla Ducati». In sintesi: Marquez, come sempre, proverà a vincere il GP, ma la sensazione è che non farà il “matto” per trionfare a tutti i costi.
DUCATI FAVORITA (SULLA CARTA)
Sulla carta, la coppia Dovizioso/Ducati è quella da battere, perché Andrea è fortissimo in frenata e la Ducati è super competitiva in accelerazione. Punti forti da sfruttare e Dovizioso sembra molto determinato e convinto, come ha anche confermato a “Storie di MotoGP” alla vigilia della trasferta giapponese.
LORENZO IN FORSE
La brutta notizia della vigilia è la possibilità che Jorge Lorenzo, dopo aver saltato il GP della Thailandia, sia costretto a perdere anche il GP del Giappone.
«Mi sono allenato in questi giorni, ma il polso sinistro continuava a farmi male; per questo, quando sono arrivato in Giappone sono andato in ospedale a fare un’altra ecografia, che, purtroppo, ha evidenziato che la frattura non è migliorata, anzi, sembra che sia ancora più estesa di quanto fosse emerso in Thailandia. La situazione, quindi, è piuttosto critica: domani proverò, ma sarà difficile. Il rischio è quello di peggiorare la situazione» spiega il pilota spagnolo. Ci sono quindi tante possibilità che Jorge non corra e, nel caso, non verrà sostituito da Michele Pirro, impegnato a Valencia a provare la GP19.
YAMAHA: VINALES CI CREDE, ROSSI UN PO’ MENO
Dopo il buon risultato thailandese, la Yamaha è chiamata alla prova del nove su una pista con tante frenate violente e accelerazioni dalle marce basse, situazione, quest’ultima, che ha messo in grande crisi la M1 quest’anno. Secondo Vinales, il nuovo bilanciamento dei pesi dovrebbe funzionare bene anche a Motegi, mentre Rossi ha qualche dubbio in più, timoroso che la competitività nell’ultimo GP sia stata favorita dalle particolari condizioni trovate a Buriram e dalle gomme portate dalla Michelin.
ATTENTI ALLA SUZUKI
Entrambi i piloti Suzuki sono convinti che la GSX-RR sarà molto competitiva su questo tracciato: potrebbe anche essere in lotta per il podio.
METEO
Le ultime previsioni danno pioggia per venerdì e asciutto per sabato e domenica.