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SEPANG – Ultimo in FP1, ultimo in FP2, staccato di 5 secondi nella combinata dei tempi. A guardare il cronometro ci sono poche speranze, ma Jorge Lorenzo vuole aspettare domani mattina prima di alzare definitivamente bandiera bianca.
«Sono frutstrato: qui si poteva fare bene, sono passate ormai tre settimane dall’incidente: speravo di stare un po’ meglio. Rispetto al Giappone la mia condizione fisica è migliore del 50%, ma sono comunque lento. Vediamo se con la Clinica Mobile riusciamo a fare un lavoro per migliorare il movimento del polso, ma so che sarà difficilissimo».
Scusa Jorge, ma cosa può cambiare da qui a domani mattina?
«Un piccolo miglioramento è sempre meglio che niente: sicuramente non c’è differenza tra decidere adesso e domani mattina: vediamo come sto e poi prendiamo una decisione, forse prima delle FP3 per permettere, eventualmente, a Pirro di sostituirmi (per regolamento, l’eventuale sostituto deve subentrare prima dell’inizio dell’ultimo turno di prove libere».
Ma che senso ha continuare in queste condizioni, girando così tanto più lento degli altri?
«Se avessi montato la gomma morbida, avrei potuto essere più vicino ai migliori, ma è chiaro che non sono competitivo».
La Ducati cosa dice?
«Bisogna valutare la situazione: naturalmente la Ducati spera di ottenere il miglior risultato possibile con questa moto e se non lo posso fare io ci proverà Pirro».