Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
SILVERSTONE – Incredibile pole position per Jorge Lorenzo, davanti ad Andrea Dovizioso e Johann Zarco. Quinto Marc Marquez, sesto Danilo Petrucci, settimo Andrea Iannone, 12esimo Valentino Rossi. Tito Rabat, purtroppo, si è fratturato femore, tibia e perone della gamba destra.
Un disastro assoluto, causato da un acquazzone durante le FP4 e da condizioni dell’asfalto ingiustificabili, perché se asciuga velocemente in alcuni punti, non drena assolutamente l’acqua tra la 7 e la 10. Ed è in quel punto che, nelle FP4, è successo il “patratac”: a un minuto e mezzo dalla fine, tanti piloti sono caduti alla curva 7, tra i quali Tito Rabat e, successivamente, Franco Morbidelli: la Honda di Franco ha colpito la gamba destra di Tito, che ha subito capito di essersi fatto molto male. Le sue urla di dolore, in diretta, lo hanno purtroppo confermato e il primo responso è piuttosto pesante: frattura esposta del femore, frattura composta di tibia e perone della gamba destra. E’ stato trasportato con l’elicottero all’ospedale di Coventry, ma lo spagnolo chiede di essere trasferito a Barcellona per l’operazione. In bocca al lupo, “titone”.
QUALIFICHE DIFFICILISSIME
Tra uno spostamento e l’altro – mancando l’elicottero di soccorso, si è dovuto rinviare l’inizio delle qualifiche fino a che il mezzo di soccorso non è tornato al suo posto – si è arrivati alle qualifiche, disputate con l’80% di pista asciutta e il 20% bagnata, in condizioni quindi davvero difficili per i piloti. In pole si sono alternati: Miller (2’12”173); Lorenzo (2’12”001); Crutchlow (2’11”394); Zarco (2’11”219); Dovizioso (2’10”314); fino al definitivo 2’10”155 di Lorenzo. Per Jorge la seconda pole con la Ducati (la prima a Barcellona, poi vinse…), per la Ducati una doppietta che mancava dal 2006, per Lorenzo un risultato ottenuto in condizioni che, in passato, gli creavano parecchi problemi. Ma questo Jorge è fortissimo, ormai può fare qualsiasi cosa. Lorenzo ha battuto per 159 millesimi il compagno di squadra, che ha usato una differente strategia: mentre Jorge è rimasto in pista sempre con le stesse gomme, Andrea le ha cambiate (come la maggior parte dei piloti) a fine turno. Due strategie differenti per il medesimo risultato: i piloti Ducati sono davanti a tutti. In prima fila torna Johann Zarco, che ha sfruttato al meglio le condizioni che lui preferisce.
DISASTRO TATTICO YAMAHA UFFICIALE
Non si può dire lo stesso per Maverick Vinales e Valentino Rossi, rispettivamente 11esimo e 12esimo. Entrambi hanno sbagliato strategia: Vinales è entrato con una soffice posteriore, che ha dovuto cambiare dopo appena due giri con una media; Rossi, è uscito troppo tardi dal box dopo il primo tentativo prendendo bandiera per un paio di secondi prima di potersi lanciare. Così due piloti che sull’asciutto sono molto competitivi – soprattutto lo spagnolo – sono costretti a scattare dalla quarta fila.
SECONDA FILA PER MARQUEZ
In seconda fila Cal Crutchlow, Marc Marquez e Danilo Petrucci: Marquez, stranamente, non ha fatto la differenza in condizioni critiche, ma il suo passo sull’asciutto è buono. Domani può essere protagonista, così come Crutchlow, decisamente veloce sulla pista di casa.
MA SE PIOVE?
Quanto accaduto nelle FP4, però, fa addirittura dubitare sulla possibilità di disputare il GP in caso di pioggia: tra la sette e la curva dieci l’acqua non drena, si formano quattro dita d’acqua con grande pericolo di “acquaplaning”. Per quanto visto oggi, non sembrano esserci le condizioni di sicurezza, ma tutto, naturalmente, dipende dall’intensità dell’acqua che, eventualmente, cadrà sulla pista. Incrociamo le dita, non si può fare altro, visto che ogni volta che c’è un problema, la MotoGP, purtroppo, evidenzia la mancanza di professionalità, l’incapacità di affrontare gli imprevisti.
CLASSIFICA
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza 1st/Prev. |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Ducati Team | Ducati | 306.1 | 2'10.155 | |
2 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 306.0 | 2'10.314 | 0.159 / 0.159 |
3 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 295.4 | 2'10.439 | 0.284 / 0.125 |
4 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda CASTROL | Honda | 286.3 | 2'10.615 | 0.460 / 0.176 |
5 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 307.4 | 2'11.083 | 0.928 / 0.468 |
6 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Alma Pramac Racing | Ducati | 294.5 | 2'11.317 | 1.162 / 0.234 |
7 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 273.8 | 2'11.495 | 1.340 / 0.178 |
8 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 295.6 | 2'11.514 | 1.359 / 0.019 |
9 | 43 | Jack MILLER | AUS | Alma Pramac Racing | Ducati | 303.1 | 2'12.173 | 2.018 / 0.659 |
10 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 292.2 | 2'12.504 | 2.349 / 0.331 |
11 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 297.4 | 2'12.514 | 2.359 / 0.010 |
12 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 291.4 | 2'13.504 | 3.349 / 0.990 |