MotoGP 2018. Petrucci: "E' da ieri che faccio secondo..."

MotoGP 2018. Petrucci: "E' da ieri che faccio secondo..."
Danilo scherza dopo aver perso la pole per soli 25 millesimi: “Ci avevo sperato, ma Marquez è stato bravissimo. Ha qualcosa in più, è l’unico che sa come reagisce la moto con le gomme usate. Sarà una gara durissima: punto ad arrivare nei primi cinque”
14 luglio 2018

SACHSEN – Come gli è già successo tante volte, Danilo Petrucci ha sognato, accarezzato, quasi conquistato la pole position. Poi, però, ci ha pensato Marc Marquez a batterlo, in questa occasione per appena 25 millesimi. Praticamente niente. Anti tantissimo, perché tra un secondo posto e una pole c’è una bella differenza, non tanto sulla pista, quanto per l’orgoglio personale. Al di là di questa piccola delusione, Petrucci è naturalmente molto soddisfatto della sua prestazione.

«E’ da ieri che faccio secondo… Ci avevo creduto, pensavo di avercela fatta, ma Marquez è andato fortissimo, addirittura al secondo giro con la stessa gomma. E’ dalle FP1 che ha qualcosa in più: ha sempre girato con le gomme usate, è forse l’unico che sa come si comporterà la moto dopo tanti giri. Per quanto mi riguarda, devo cercare di stare calmo all’inizio, stare tranquillo con la manopola del gas. Qui, più ancora che in altre piste, il degrado della gomma è grande, ci sarà da soffrire».

 

Visto quello che ha fatto Marquez, si corre per il secondo posto?

«Si parte sempre per vincere, si prova a sfruttare ogni occasione, ma è indubbio che Marquez è il favorito. Poi ci sono Lorenzo, Dovizioso, Rossi e Vinales con un buon passo: il mio obiettivo è arrivare nei primi cinque. Se poi arriverà qualcosa in più, tanto meglio».

 

Avete fatto qualcosa sulla moto per cercare di conservare le gomme per il finale?

«Abbiamo lavorato tanto sull’elettronica, per rendere la moto più dolce possibile. Credo che abbiamo fatto delle buone sessioni, ma non so cosa aspettarmi dagli altri, come sono messi rispetto a me».

 

Lorenzo è un po’ arrabbiato perché hai sfruttato la sua scia.

«Era arrabbiato come una stufa (testuale, NDA), ma mi sembra un po’ esagerato, si rifarà domani… E poi, tra secondo e terzo non credo che cambi granché: posso capire se gli avessi soffiato la pole, ma così. Non l’ho aspettato, mi ha superato mentre scaldavo le gomme e mi sono attaccato: gli ho chiesto scusa, è la prima volta che lo faccio. Non mi è sembrato niente di che».

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