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TERMAS DE RIO HONDO – Il terzo posto in Qatar gli ha dato la conferma di essere ancora molto veloce, ma non la certezza di poter essere competitivo in tutti i GP: in estrema sintesi, è questo lo stato d’animo di Valentino Rossi alla vigilia del GP d’Argentina.
«In Qatar avevamo fatto un buon lavoro anche nei test e mi aspettavo di fare una buona gara. Dal 2017, però, tutto cambia da un GP all’altro, non si può sapere cosa accadrà qui. Sulla carta siamo competitivi e nel 2017 era stata la miglior gara per la Yamaha, con Vinales primo e io secondo, ma adesso la situazione è completamente differente, anche perché Honda e Ducati arrivano qui più in forma rispetto a un anno fa. Questo è un circuito che mi piace, interessante e tecnico, ma tutto dipende dal matrimonio tra l’asfalto e le gomme».
Il meteo prevede pioggia.
«Sull’acqua, i più veloci sono Dovizioso, Marquez e Zarco, ma sarei contento di poter girare con l’acqua per verificare la competitività della nostra moto sul bagnato: nel 2017 era un incubo girare con l’acqua, adesso dovrebbe essere molto meglio. In ogni caso, io spero sempre in una gara asciutta».
E’ vero che i GP adesso si sono trasformati più in gare di endurance?
«Sì, rispetto alle Bridgestone c’è molta più strategia, si cerca di conservare le gomme per gli ultimi giri. Ma è anche vero che chi lo fa sono i piloti che hanno più margine. In ogni caso, queste gare di gruppo mi piacciono».
Si parla di mercato, ma tu, per una volta, ne sei fuori: che effetto ti fa?
«Quando hai già firmato, è divertente vedere gli altri in “equilibrio”, dare risposte vaghe…».
Ti sorprenderebbe se Lorenzo andasse via dalla Ducati?
«Mi sorprenderebbe se fosse Dovizioso ad andare via: non avrebbe senso per nessuno dei due. Per quanto riguarda Lorenzo, non lo so».