Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
MISANO - La terza fila (leggi l'articolo) non descrive con onestà la competitività di Rossi a Misano. E questo Valentino lo sa bene. Come è chiaro che in una pista come quella del GP di San Marino partire bene è indispensabile per non rimanere intrappolati con magari un Lorenzo in fuga.
«Ho fatto qualche errore ed è un peccato perché dovrò partire dalla terza fila. Però è incredibile come siamo tutti vicini. Partendo in terza fila diventa tutto un po' più complicato perché le prime curve sono molto strette, però è anche vero che tutti quelli che sono davanti hanno un buon passo e vanno forte. Sarebbe importante fare una bella partenza e spingere forte dall'inizio. Oggi abbiamo migliorato molto il bilanciamento della moto, mi trovo meglio e anche in frenata riesco ad essere più preciso. Il mio passo anche con le gomme usate non è male. Da una parte siamo in tanti ad andare forte e dall'altra anche io sono forte. Vedremo».
E' facile superare in questa pista? E adesso sei nella condizione di poterlo fare?
«Qui è stretto però ci sono tante frenate forti quindi non è né facile né difficile. Per questo era importante migliorare in frenata perché sarà molto importante per la gara. Bisognerà comunque riuscire a essere lì davanti nelle prime tre curve».
Qual è settore dove soffri di più?
«Il T2 è quello dove soffro di più, ma in qualifica mi è venuto bene. Invece ho sbagliato il T4 dove nelle FP4 ero forte».
Le condizioni della pista?
«Nonostante abbia piovuto tanto questa notte, mi sembra meglio di ieri e anche a vederla è più nera, più gommata. Oggi mi trovavo bene e mi sembrava ci fosse più grip rispetto a ieri».
Come pensi che sarà la gara?
«Domani sarà più faticoso anche fisicamente, perché farà più caldo ed è una pista che non ti lascia il fiato. Ci sono tante staccate forti quindi sarà dura fare 27 giri e secondo me le due Ducati (leggi l'intervista a Dovizioso) sono quelle che vanno di più, però anche Vinales e Marquez sono veramente lì. Siamo tutti vicini. Mi sembra che quello che può averne un pelo di più sia Lorenzo, che poi partendo in prima fila magari cercherà anche di andare via».
Cosa ti manca per lottare per il podio?
«Mi mancano due decimini. Bisogna vedere cosa si può fare con l'elettronica, migliorare qualche linea con la guida e fare qualche piccola modifica al setting. Di solito il sabato sera si fa un lavoro importante perché hai più dati e più possibilità di migliorare la moto. Però non è detto che ce la facciamo!».