MotoGP 2018. Rossi: "Problemi incomprensibili"

MotoGP 2018. Rossi: "Problemi incomprensibili"
Dopo due giorni positivi, difficoltà impreviste. “Ci era già successo a Valencia: da un giorno all’altro cambia il comportamento, nonostante sia tutto uguale. Ma nel complesso siamo sulla strada giusta”. Viñales professa tranquillità, ma è sembrato quanto meno preoccupato
30 gennaio 2018

SEPANG – Maverick Viñales professa tranquillità («Non ci sono state difficoltà particolari, abbiamo continuato il nostro lavoro, senza pensare troppo al tempo»), ma dentro al box il suo viso era piuttosto scuro, e il confronto con i tecnici giapponesi concitato.
Valentino Rossi, più abituato a gestire queste situazioni, ammette le difficoltà, ma considera comunque positiva la "tre giorni" malese. «E’ stata una giornata più difficile delle aspettative: speravo anche di migliorare il tempo di lunedì, invece non ci sono riuscito. L’aspetto positivo è che ho un buon passo, rispetto al 2017 è migliorato il “feeling” con le gomme usate, sono sempre stato veloce. L’aspetto negativo è che, come era già accaduto a Valencia - quando eravamo stati molto efficaci il martedì, per poi chiudere il mercoledì ottavo e nono - oggi abbiamo avuto problemi imprevisti. Eppure la moto è la stessa, il pilota è lo stesso, così come le gomme. Quando dico le stesse gomme, non è un modo di dire: erano proprio quelle di ieri usate per pochi giri e che ieri avevano dato un buon riscontro».


E’ un aspetto preoccupante?

«Bisognerebbe capire perché ci succede. Come detto, non è la prima volta e oggi sono stato in difficoltà fin dai primi giri. In ogni caso, nel complesso è stato un buon test: nel 2017 eravamo più in difficoltà, siamo sulla strada buona».


Il giudizio generale di questi test?

«Siamo tutti molto vicini, non solo nel giro secco, ma anche nel passo: siamo in 6-7-8 piloti con un ritmo molto simile. Se il GP si disputasse domani, sarebbe un gruppone stile Moto3. L’importante è che in questo gruppo ci siamo anche noi».


Cosa pensi del “tempone” di Lorenzo?

«Sono sicuro che sarà fortissimo: la Ducati, forse, è la moto che va più forte».

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