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JEREZ DE LA FRONTERA – Valentino Rossi non ha dubbi: il GP di Spagna può essere decisivo per la sua stagione e per quella della Yamaha.
«Per noi è una gara chiave: non è tanto fondamentale vincere o salire sul podio, ma l’importante è arrivare nei primi cinque e, soprattutto, essere più vicini, capire se siamo realmente competitivi. L’anno scorso, arrivammo qui dopo due vittorie di Vinales e io ero in testa al campionato: eravamo convinti che in Europa saremmo andati ancora più forte, invece per me fu una delle gare peggiori della stagione (10° a oltre 38”, NDA) ed emersero tutti i problemi della M1. Ecco perché questa pista ci può dire tanto sul nostro livello».
Rispetto all’anno scorso è cambiato l’asfalto: può essere un aiuto per voi?
«Nel 2017 avevamo sofferto tanto la mancanza di grip, quest’anno potrebbe essere differente. I “miei” piloti dell’Academy di Moto3 e Moto2 che hanno girato qui, mi hanno detto che il grip è migliorato, anche se in un paio di curve (la 1 e la 8, NDA) l’asfalto si è già rovinato».
Honda, Suzuki e Ducati, in tempi differenti, hanno provato qui, voi no: è uno svantaggio?
«A novembre avevo spinto in ogni maniera per venire qui a provare, invece andammo a Sepang. In ogni caso, al di là di questo, credo che capiremo presto il nostro livello».
Sei a 17 punti da Dovizioso: ci pensi ancora al titolo?
«Darsi per vinti adesso, alla quarta gara, sarebbe un po’ noioso… Nella nostra posizione, è inutile dire se possiamo o no vincere il titolo: l’importante è essere competitivi. Yamaha sta lavorando tanto e bene, bisogna tenere duro e fare punti importanti. Poi si vedrà».
Cosa pensi di Zarco alla KTM?
«Difficile mettersi nei panni di un altro pilota. Ma aveva altre offerte?».
Si dice che ne avesse una dalla Honda?
«Non lo so. Ma voi, tra Honda e KTM quale scegliereste?».