MotoGP 2018. Rossi: “Vincere? Quasi impossibile”

MotoGP 2018. Rossi: “Vincere? Quasi impossibile”
Valentino non si fa illusioni alla vigilia del GP d’Italia. “Questa pista è meravigliosa, c’è una extra motivazione data dal pubblico, ma non abbiamo il potenziale per giocarci il massimo risultato. Dobbiamo limitare i danni, provare a salire sul podio”
31 maggio 2018

SCARPERIA – Forse per la prima volta da quando è in MotoGP, Valentino Rossi arriva al Mugello non come il pilota da battere.

«Questa è una pista fantastica, qui ho vinto nove volte, ma da dieci anni non salgo sul gradino più alto del podio. Quando ho corso qui il primo anno in 500 sono caduto, il secondo ha piovuto e poi ho vinto per sette volte consecutive. Nella seconda parte della mia carriera, però, ho avuto più difficoltà e negli ultimi GP ho conquistato solo due podi. Ho avuto anche un po’ di sfortuna: nel 2016 si è rotta la moto, cosa che non succede quasi mai, nel 2017 sono arrivato acciaccato per i postumi di un incidente con la moto da cross. E’ vero, però, che è difficilissimo pensare che io possa vincere: al momento non abbiamo il potenziale per ambire al massimo risultato. Sarà un GP di sofferenza, bisognerà cercare di limitare i danni, cercando di sfruttare al massimo l’extra motivazione che dà il GP d’Italia. Diciamo che l’obiettivo massimo è il podio, per il momento».


Si dice che Lorenzo possa tornare in Yamaha; tu cosa ne pensi?

«Dopo aver stoppato Zarco, cercherò di fermare anche Lorenzo… Scherzi a parte, se dovesse tornare ci sarebbe una situazione simile a quest’anno, con un pilota fortissimo nel team esterno: nel 2018 è Zarco, nel 2019 sarebbe, nel caso, Lorenzo. Per noi piloti del team ufficiale è una situazione difficile, ma anche stimolante per provare a fare sempre meglio».


Tra le varie ipotesi, si fa quella di un team con Morbidelli e Lorenzo: cosa ne pensi?

«Per Franco sarebbe bellissimo avere una Yamaha, perché sono convinto che potrebbe fare molto bene. Così come per lui sarebbe positivo avere un compagno di squadra forte come Lorenzo».


In futuro tu potresti essere il team manager di questa squadra…

«Direi che è più facile che Mattarella mi chiami a fare il Primo Ministro…».

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