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BRNO – Il ragazzo ha perso la testa, non riesce più a controllare tensioni ed emozioni. Maverick Viñales, che aveva iniziato la sua avventura in Yamaha come un fenomeno, non sembra più in grado di gestire una situazione che a Brno è arrivata a un punto di non ritorno, tanto che Ramon Forcada ha dichiarato alla televisione spagnola: «Potrebbe anche essere il mio ultimo GP con Viñales».
E, forse, la separazione immediata, seppure inconcepibile sotto certi aspetti, potrebbe essere l’unica soluzione. Da tempo Viñales ripete più o meno chiaramente di non voler più lavorare con Forcada in futuro, tanto da aver raggiunto l’accordo con Esteban Garcia, attuale capo tecnico di Bradley Smith in Yamaha, l’uomo con il quale Maverick aveva conquistato il titolo della Moto3 nel 2013.
Una decisione che Forcada, uomo di grandissima esperienza e bravura, come certifica il suo curriculum, ha preso malissimo: «A me il pilota non mi ha ancora detto niente» ha risposto a specifica domanda sempre alla televisione spagnola, facendo capire che Maverick non aveva il coraggio di dirglielo in faccia. Inevitabilmente, la tensione tra i due è ai massimi livelli e, se è possibile, è addirittura aumentata al termine delle FP3, chiuse da Viñales all’11esimo posto, quindi fuori dai 10 che accedono direttamente in Q2. Rientrando ai box, Maverick ha sfogato tutta la sua rabbia applaudendo ironicamente il team, colpevole, pare, di averlo “obbligato” a usare una sola gomma nuova soffice al posteriore, invece delle due che avrebbe voluto usare lui. «Anche Rossi userà la nostra tattica», pare gli abbia risposto Forcada. Nel finale delle FP3, però, Rossi ha montato una seconda gomma soffice nuova, conquistando la prima posizione e mandando fuori dai dieci (involontariamente, ovviamente) il compagno di squadra. Per questo, Viñales, rientrando ai box avrebbe fatto quel gesto, rivolto, ovviamente, al suo capo tecnico.
LE COLPE DELLA YAMAHA
Nel tradizionale appuntamento del dopo qualifiche con la stampa, la Yamaha ha fatto sapere che Viñales avrebbe risposto soltanto a domande specifiche sulle prove, e non è quindi stato possibile chiedere a Maverick la sua versione dei fatti su quanto sta succedendo. Quanto fatto dalla Yamaha è comprensibile: anzi, avrebbe anche potuto annullare la conferenza stampa. Ma al di là di questo, la Casa giapponese ha delle colpe se si è arrivati a questa situazione? Difficilissimo rispondere. Il rapporto tra team manager e pilota è molto delicato: personalmente, sono della scuola che la Casa deve fare di tutto per assecondare il proprio campione, per metterlo a suo agio per esprimersi al meglio, anche masticando amaro di fronte a richieste eccessive. Ma ci deve essere un limite, non si possono assecondare tutti i capricci di un pilota. Solo Lin Jarvis, responsabile delle corse Yamaha, e Maio Meregalli, responsabile del progetto MotoGP, possono sapere cosa sia accaduto in questi mesi dentro al box, se Viñales si è comportato da professionista o da bambino viziato, e avranno agito di conseguenza. Da fuori è impossibile giudicare. Certo, però, che Forcada è un grandissimo tecnico, con una storia vincente. Peccato che non si sia capito col suo pilota, che, però, adesso deve dimostrare di aver fatto richieste sensate, e non i capricci.