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LOSAIL – Prima pole position della stagione per Johann Zarco, davanti a Marc Marquez e Danilo Petrucci. Quinto Andrea Dovizioso, ottavo Valentino Rossi, 11esimo Andrea Iannone,14esimo Franco Morbidelli
Un risultato a sorpresa: ci si aspettava Dovizioso davanti a tutti (primo dopo il primo tentativo), invece è Zarco a conquistare la prima pole position della stagione, stupendo ancora una volta tutti sulla pista che, nel 2017, lo aveva visto al comando per i primi sei giri. Zarco, fino alle qualifiche, non era stato particolarmente brillante: veloce sì, costante, ma non esplosivo. Lo è stato nel momento giusto, con un giro davvero straordinario: 1’53”680, che diventa così il miglior tempo assoluto del circuito del Qatar, tre decimi migliore dell’1’53”927 di Jorge Lorenzo del 2008. Quello che ha fatto Zarco merita un applauso per come il francese ha guidato nel giro secco.
«Anch’io mi sono sorpreso. Nelle FP3 ero contento perché avevo ritrovato il feeling dei test, nonostante il vento forte e condizioni non ottimali. Nelle FP4 ho provato a trovare il ritmo della gara, sono caduto: questo non è mai buono per le Q2. Ma con la prima gomma mi sono messo a posto, con la seconda ho visto che nessuno voleva andare avanti: ci sono andato io ed è andata bene» ha spiegato il francese, che ha sorpreso ancora una volta scegliendo una gomma media anteriore, invece della solita soffice. Per Zarco è la terza pole in MotoGP, ma la prima sull’asciutto dopo le due bagnate in Olanda e Giappone.
Al secondo posto Marquez, secondo anche dopo il primo tentativo: fino adesso, Marc si è visto poco, ma in realtà sembra messo piuttosto bene, anche sulla distanza.
«Questa è una delle piste dove faccio più fatica assieme alla Malesia, ma abbiamo fatto una buona qualifica. Zarco era imbattibile, ma sono contento. Credo che il più pericoloso per la gara sia Dovizioso, anche se parte dalla seconda fila», ha detto il pilota della Honda.
Al terzo un Danilo Petrucci che sta facendo bene fin dalle FP1.
«E’ stato un bel casino, c’era un sacco di traffico, non volevo tirare nessuno e non ho scaldato bene la gomma. Quando sono rientrato in pista con la seconda gomma, c’era gente che si mandava a quel paese, chi passava da una parte, chi dall’altra, con il polverone ai lati tipo far west. Ho rischiato, ma non ho mollato: non pensavo di aver fatto la prima fila. E’ un buon inizio. Sono sempre stato davanti, anche nelle FP3 e nelle FP4 con le gomme usate. Complimenti a Zarco, ha fatto un gran tempo».
Il quinto tempo di Dovizioso è per certi versi deludenti, perché fino alle qualifiche, Andrea era sempre stato davanti, mostrando una grande sicurezza. Anche dopo l’1’54”074 ottenuto con la prima gomma soffice, sembrava indicare in Dovi il favorito alla pole. Invece, con la seconda gomma, Dovizioso non si è migliorato, effettuando due giri piuttosto lenti. Bisogna capire perché: un’ipotesi è che Andrea non volesse tirare Iannone, partito alle sue spalle, come spesso fa il pilota della Suzuki. Se c’è uno che dà fastidio a Dovizioso, questo è proprio Iannone, ma per sapere se è effettivamente andata così bisogna aspettare le dichiarazioni di Andrea. Al di là della quinta posizione, il Dovi è messo benissimo, tanto che Marquez lo indica comunque come il favorito. «La posizione di partenza non è così importante» aveva detto ieri dopo le libere: le sue possibilità di successo rimangono molto elevate. Andrea è dietro a Crutchlow e davanti a Rins (buon passo anche per lui), mentre Rossi è ottavo dietro a Pedrosa. Valentino, caduto senza conseguenze nelle FP3, caratterizzate da un vento fortissimo, non è messo così male sul passo, mentre il suo compagno di squadra, Maverick Vinales, è 12esimo, dopo essere stato costretto a passare dalla Q1. Al nono posto Jorge Lorenzo, staccato di 0”751 dalla vetta, di oltre mezzo secondo dalla prima Ducati e di tre decimi e mezzo dal compagno di squadra. Ma, soprattutto, Jorge non sembra avere il ritmo dei migliori.
Pos. | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time | Gap 1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 337.9 | 1'53.680 | |
2 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 341.9 | 1'53.882 | 0.202 / 0.202 |
3 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Alma Pramac Racing | Ducati | 345.3 | 1'53.887 | 0.207 / 0.005 |
4 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda CASTROL | Honda | 343.6 | 1'54.072 | 0.392 / 0.185 |
5 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 344.6 | 1'54.074 | 0.394 / 0.002 |
6 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 338.8 | 1'54.339 | 0.659 / 0.265 |
7 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 336.7 | 1'54.368 | 0.688 / 0.029 |
8 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 334.6 | 1'54.389 | 0.709 / 0.021 |
9 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Ducati Team | Ducati | 338.7 | 1'54.431 | 0.751 / 0.042 |
10 | 43 | Jack MILLER | AUS | Alma Pramac Racing | Ducati | 338.8 | 1'54.449 | 0.769 / 0.018 |
11 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 335.0 | 1'54.619 | 0.939 / 0.170 |
12 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 338.9 | 1'54.707 | 1.027 / 0.088 |