MotoGP 2018. Zasa: "Pirro in sella fra 3 settimane"

MotoGP 2018. Zasa: "Pirro in sella fra 3 settimane"
Con il dott. Zasa, direttore sanitario della Clinica Mobile facciamo il punto sulle condizioni di Pirro dopo la terrificante caduta di ieri
2 giugno 2018

AGGIORNAMENTO 14.30

Michele Pirro ai microfoni SKY: “Ciao a tutti. Sono cose che capitano, ma vi assicuro che rimanere senza freni alla San Donato non è bello. Sono fortunato che non mi sono fatto nulla di grave, sono in ospedale solo per controlli, ma domani dovrei essere al Mugello. Rimanere senza freni a quella velocità non è proprio bellissimo: a un certo punto mi sono attaccato a tutto quello che avevo, al freno dietro, poi ho iniziato a pinzare il davanti a 20-30 bar. Andare a quella velocità nella sabbia è pazzesco, ho pinzato e mi ha lanciato. Da lì in poi non ricordo nulla, mi sono risvegliato in ospedale. Non so perché quest’anno si sia amplificata così tanto questa problematica. Il primo giorno fatto nelle FP2 mi sono dovuto fermare perché la moto non frenava. sono ripartito dopo alcune modifiche, mi sembrava che andasse meglio, ma alla prima frenata mi sono trovato senza freni. In quel punto decolli, vai fuori giri, Dovizioso ha rotto il motore: in questo momento per le velocità che si hanno è diventato un po’ pericoloso. Con le ali vai un po’ più piano e stai attaccato più a terra. Non mi spiegavo perché non potessi tornare a correre, poi mi hanno spiegato che avevo l’occhio destro come una melanzana. Domani ci vediamo in pista, preparata la moto… Purtroppo non mi fanno correre… Grazie a tutti”.

 

 

SCARPERIA – Dopo la caduta di ieri durante le FP2 le condizioni di Pirro sono subito apparse gravissime. Fortunatamente con il passare delle ore la paura si è stemperata e già in serata dopo la TAC ha confermato una commozione cerebrale e numerose contusioni. Dopo le prime immagini si temeva ben peggio. Per gli ultimi aggiornamenti abbiamo chiesto al Dott. Michele Zasa, direttore sanitario della Clinica Mobile.


«Ci siamo sentiti questa mattina - ha detto Zasa -, è un po’ contuso e oggi escono tutti i dolorini vari però è lucido e sta bene. Ovviamente vorrebbe andare a casa però capisce anche che deve riposarsi un attimo e che lo stanno tenendo in osservazione, visti i danni riportati.


Quali terapie dovrà fare nelle prossime settimane?

«Tanti antidolorifici sicuramente e se tutto va bene presumo che tra oggi e domani dovrebbero dimetterlo. In queste settimane farà tanto riposo, soprattutto per il trauma cranico commotivo. Michele deve avere un paio di settimane tranquille, magari facendo un po’ di attività fisica, ma senza esagerare. E' soprattutto a livello cerebrale che deve riposare e dare il tempo ai tessuti cerebrali di recuperare».


Tra quanto potremmo quindi vederlo in sella?

«Io so che ha una gara del CIV tra 3 settimane e se tutto va bene è verosimile vederlo in pista. Poi sarà tutto da valutare in base a come evolve la situazione clinica e se gli organi competenti daranno il via libera. Però in base alle attuali condizioni cliniche secondo me in tre settimane potrebbe essere di nuovo in pista».

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese