MotoGP 2019 a Misano. I commenti dei piloti dopo le FP2

MotoGP 2019 a Misano. I commenti dei piloti dopo le FP2
Le parole di Quartararo, Marquez, Vinales, Petrucci e Iannone dopo le FP2e del GP di Misano
13 settembre 2019

MISANO ADRIATICO - Queste le dichiarazioni di Fabio Quartararo, Marc Marquez, Maverick Vinales, Danilo Petrucci e Andrea Iannone, dopo le qualifiche del GP di San Marino 2019.

Maverick Vinales (1°):  «Ho provato anch’io i pezzi nuovi, ma ho bisogno di più tempo per capire bene come funzionano: per questo ho preferito andare avanti con il materiale tradizionale. Qui la M1 funziona molto bene, mi sorprende la nostra competitività anche con il caldo. Soffriamo sempre nella velocità massima, ma nel resto siamo competitivi, nei test abbiamo trovato una buona base e su quella abbiamo lavorato anche oggi. Il circuito è molto più scivoloso rispetto al 2018, ma noi siamo più efficaci nelle curve lente. In quelle veloci siamo sempre stati competitivi».

Fabio Quartararo (2°): «E’ stata una giornata positiva, ho un buon passo con le gomme medie. Le condizioni della pista sono differenti rispetto ai test e io, come tanti altri piloti, sono più lento rispetto a fine agosto, quando avevamo provato qui per due giorni. Ancora non sono a posto con la moto: è una delle prime volte che non ho piena fiducia nell’anteriore, dobbiamo lavorare bene su questo aspetto. Mi si è chiuso tre volte lo sterzo, di cui una al curvone nelle fP1: è stato un momento molto particolare…

L’aspetto positivo è che l’anteriore mi ha avvertito prima di cadere. Non so se è un’occasione da sfruttare, sicuramente la M1 è competitiva qui: credo che si possa puntare al podio. Vincere? Per riuscirci, devi avere tutte le condizioni a posto: devi fare una buona qualifica, una buona partenza, devi avere un buon passo, devi usare bene la gomma posteriore. Sono veloce, ma non mi sento pronto al 100% per vincere. Diciamo quasi pronto…
Rossi ha detto che ho dato una svegli hai piloti Yamaha? Io credo che sia una cosa normale: ogni pilota ha l’attitudine di voler essere il più veloce della propria marca e se arriva uno che è più rapido di te cerchi di batterlo. E’ un onore che lui abbia detto che sono una “bega”, un problema per lui…».

 

Marc Marquez (3°): «Nelle FP1 ho utilizzato una coppia di medie, nelle FP2 ho utilizzato la dura anteriore e la soffice posteriore, montando poi nel finale la media usata delle FP1 all’anteriore, A volte, al venerdì, ti devi dimenticare del tempo sul giro e pensare solo alla messa a punto per la gara.

Da Silverstone ho deciso di concentrarmi sul vecchio telaio, perché ancora non sono emersi chiamante i punti forti e deboli della nuova soluzione. Da Brno, le Yamaha sono tutte veloci, anche se faticano un po’ di più alla domenica. Ma qui erano state molto veloci anche nei test: ci sono quattro Yamaha davanti, ma noi siamo lì nel mezzo.
E’ molto importante: a volte sono le Ducati le più veloci, ma noi siamo lì, altre le Yamaha e noi siamo lì… Lorenzo? Rimane un campione e oggi si è avvicinato rispetto ai test. Qui stanno faticando anche Crutchlow e Nakagami: ho sempre grande rispetto per Lorenzo».

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Danilo Petrucci (8°) ai microfoni di SKY: «Ci sono tre piloti, Marquez, vinales e Quartararo, che vanno molto forte. Noi non abbiamo lo stesso passo e fatichiamo a far lavorare le gomme, anche la soffice montata nel finale. Abbiamo delle idee, stiamo sviscerando qualsiasi punto della pista per trovare quei decimi che ci mancano.

Questa volta è più difficile del solito, ma sono molto motivato. E’ una condizione abbastanza particolare: non c’è un problema grande da risolvere, ma è una sensazione generale, noi con le ducati sembriamo un po’ legati, macchinosi. Ci manca feeling a causa del lavoro fatto sull’asfalto, che ci sta mettendo un po’ in difficoltà. Come sempre siamo più in difficoltà nella velocità a centro curva».

Andrea Iannone (21°): «Dopo la caduta nelle FP1, mi fa molto male la spalla, la stessa che mi aveva dato problemi in passato. Vedremo domani come sto, ma al momento non sono così sicuro di poter fare la gara. Sto andando molto più piano rispetto ai test, non riesco a frenare e ad accelerare come facevo prima».

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