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MISANO ADRIATICO - La piadina disegnata sul casco non ha portato bene a Valentino Rossi, che a Misano si è 'mangiato' una buona occasione per tornare su quel podio da cui manca dal GP degli Stati Uniti, disputato lo scorso 14 aprile 2019.
Ben 4 Yamaha hanno chiuso il GP di San Marino nelle prime 5 posizioni. La prima è quella guidata da Fabio Quartararo, che secondo il 'Dottore' è il pilota del momento.
Valentino, oggi Marc Marquez ha detto di aver corso con una motivazione extra, dopo quanto successo ieri con te in qualifica. Anche tu hai avuto questo approccio?
"No, non ho bisogno di litigare con gli altri piloti per avere un'extra motivazione. Sono entrato in pista come tutte le altre volte".
Cosa ti è mancato durante il weekend e in particolare in gara?
"Ero lento in un paio di accelerazioni, anche rispetto a Maverick e Fabio (Vinales e Quartararo n.d.r.). Il GP è andato come ci aspettavamo: non siamo mai riusciti a migliorare abbastanza. Già dalle prove i primi tre avevano qualcosa in più rispetto a me, inoltre sono partito un po' troppo indietro sulla griglia. E' un grande peccato, soprattutto qui a Misano perché salire sul podio sarebbe stato bello per tutti i tifosi. Dobbiamo lavorare meglio per cercare di essere più vicini".
Non è un po' imbarazzante che a giocarsi la vittoria sia stata la Yamaha sulla carta meno evoluta e guidata da un debuttante?
"Quartararo è un pilota veramente tosto, oggi ha fatto la sua migliore gara da quando corre in MotoGP. Credo che Marquez fosse gasato per la vittoria perché ha battuto un pilota con cui in futuro dovrà avere a che fare. Più che tirare in mezzo me, penso sia questo il motivo della sua carica a fine gara. Marc sa che Fabio è più giovane di lui e ora sta guidando meglio di tutti".
Quanto ti senti da podio nelle restanti gare del campionato?
"Non siamo molto lontani. Ho fatto tre quarti posti nelle ultime tre gare. Ogni gara ha la sua storia. Ora andiamo ad Aragon, dove di solito sulla carta soffriamo un po', ma le nostre moto stanno andando piuttosto bene in generale. Possiamo quindi essere competitivi anche là".
Quali sono i reali valori delle moto in pista?
"Da quando siamo tornati alle Michelin ed è stata introdotta la centralina unica c'è sempre molta confusione sui valori in campo. Nel 2017 e nel 2018 sembrava che la situazione si fosse livellata, con le Ducati e le Honda davanti a tutti. In realtà quest'anno ci sono molti sbalzi di performance, ma non so spiegarmi il perché. Dodici mesi fa, per esempio, la Ducati aveva dominato qui a Misano, mentre la Suzuki ha vinto l'ultima gara e invece oggi era in difficoltà. Dipende insomma da come lavorano le gomme sulla moto in base al circuito".