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ALCANIZ - Una Ducati non troppo competitiva e un pilota non troppo in forma: si può dividere la colpa al 50% per l’opaco decimo posto conquistato da Andrea Dovizioso sullo schieramento di partenza.
"L’obiettivo era conquistare la seconda fila: la possibilità c’era, ma ho fatto un errore e poi non ho potuto migliorare il mio tempo. Peccato, perché credo ci sia la possibilità di lottare per il podio: come passo siamo lì, ma partendo così indietro tutto si complica. Bisognerà scattare bene e fare al meglio i primi giri".
Andrea, l’anno scorso tu e Lorenzo eravate ai primi due posti dello schieramento: come mai adesso Ducati è così in difficoltà?
“Non è facile avere delle risposte, tutti lavorano duramente: noi siamo stati particolarmente competitivi negli ultimi due anni. Sicuramente i nostri avversari sono cresciuti, ma non è solo questo. Poi, nella MotoGP di oggi, non fare una buona qualifica ti può condizionare la gara: bisogna migliorare sotto questo aspetto”.
Com’è la situazione rispetto a Misano?
“Siamo messi meglio: là prendevamo mezzo secondo al giro di passo nelle prove, e così è stato anche in gara. Qui, se togliamo Marquez, siamo tutti vicini. Questa rimane una pista complicata per noi, sia per l’asfalto sia per la raggiatura delle curve, perché si sta tanto sull’angolo”.
Rispetto all’anno scorso, la Ducati è diventata più dura fisicamente da guidare?
“La fatica che fai dipende dalla velocità che hai, da quanto riesci a essere più o meno fluido per fare certe prestazioni. Dipende tutto da quello”.