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ALCAÑIZ - 17”812 più lento di Maverick Viñales (0”774 di media al giro), 14”699 di Fabio Quartararo (0”639): questi due dati dicono chiaramente che Valentino Rossi è andato piano. Lo dice anche il campione della Yamaha.
"Sapevo di non avere il passo per il podio, ma speravo di poter fare molto meglio. Invece, è stata una gara difficilissima. Come tutti i piloti Yamaha, sono partito con la dura posteriore, ma già dopo 5-6 giri avevo grandi problemi di trazione.
Viñales e Quartararo hanno lamentato le stesse difficoltà, ma alla fine della gara, io, al contrario, dai primissimi giri. E’ chiaramente un problema di assetto: nella seconda parte di stagione siamo più competitivi, ma soffriamo più degli altri piloti Yamaha sul posteriore, dobbiamo capire perché. Questo è un circuito difficile per me, ma c’è dell’altro".
Viñales ha preferito usare il materiale 'standard' invece di quello evoluzione: questo ha fatto la differenza?
"Non credo: io avevo gli stessi problemi anche prima di Misano, prima che arrivassero il forcellone in carbonio e lo scarico sdoppiato".
E’ vero che la Michelin aveva consigliato l’uso della morbida?
"No. Abbiamo fatto questa scelta d’accordo con Michelin, anche perché nelle prove eravamo in difficoltà con la soffice".
Ti aspettavi di fare molto meglio?
"Sapevo che sarebbe stato difficile salire sul podio, ma speravo di arrivare nei primi cinque. Purtroppo, dopo solo 5-6 giri non ne avevo più per stare con loro e sono stato molto più in difficoltà di Viñales e Quartararo. Dobbiamo capire perché. Con la dura pensavamo di avere problemi all’inizio e di fare meglio alla fine, invece è successo il contrario. Peccato. Adesso arrivano altre gare, in Thailandia ero stato veloce nel 2018".
Dici che c’è un problema dentro al vostro box, cosa bisogna cambiare: metodo di lavoro, uomini, o cosa?
"Da Brno abbiamo fatto grandi modifiche di messa a punto e sono stato più veloce, ma continuo a soffrire la mancanza di grip al posteriore. Bisogna capire come fare a migliorare questo aspetto: serve un’idea giusta, non un metodo di lavoro differente".