Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
ALCANIZ - Valentino Rossi usa parole distensive nei confronti della Yamaha dopo le qualifiche del GP di Aragon 2019. Il numero 46 domani partirà solo in 6^ posizione, su una pista però tradizionalmente ostica alla M1. Il podio sembra una chimera, perché, nonostante i miglioramenti apportati dopo la pausa estiva, i compagni di Marca, Vinales e Quartararo, hanno ancora qualcosa in più.
Valentino, possiamo dire che Yamaha ha trovato una costanza di prestazioni, che per esempio Ducati ancora sta cercando?
"Sì, nel team siamo contenti. Questo era un banco di prova difficile per la nostra moto. Aragon non è una pista che amo, ma è anche un tracciato sul quale la M1 ha sofferto negli ultimi anni. Basti pensare che nel 2018 io sono arrivato 8° in gara e sono stato la prima Yamaha. Possiamo contare su piloti molto forti e giovani, compreso Maverick (Vinales n.d.r.) di cui non bisogna dimenticare l'età. Solo io sono 'vecchio'. Quindi, anche in prospettiva, la situazione per Yamaha è positiva".
E per quanto riguarda l'equilibrio di rendimento invece?
"Questo aspetto è meno chiaro. Nel senso che qui ad Aragon ci aspettavamo di essere in difficoltà e invece finora la pista ha detto altro. La prossima gara sarà in Thailandia dove invece nel 2018 siamo stati competitivi: non vorrei quest'anno accadesse il contrario (ride n.d.r.). Per scaramanzia non faccio pronostici sulle prossime tappe".
Che tipo di gara vedi domani?
"La situazione è simile a quella di Misano. Posso fare una bella gara, anche se il podio pare blindato. Marquez è il più veloce di tutti, ma anche Quartararo e Vinales sono più rapidi di me. Rispetto a loro non sono contento della frenata e dell'entrata in curva. Non sono lontanissimo, ma sarà dura".
Vinales ha dichiarato che il suo obiettivo adesso è essere la prima Yamaha in campionato, vale anche per te?
"Essere davanti a tutte le Yamaha è bello perché significa che hai battuto dei piloti forti. Da qui a fine stagione a me piacerebbe salire sul podio il più possibile, visto che è da Austin che non finisco tra i primi 3. E poi vorrei essere competitivo da tutte le parti".
Perchè Vinales e Quartararo sono più veloci di te, come tu stesso hai ammesso?
"Loro erano veloci anche prima della pausa estiva, mentre io ero in difficoltà. Poi, dopo Brno, abbiamo migliorato il setting della M1 e adesso sono più vicino a loro. Eppure non basta, perché in frenata, in entrata e, in generale, in certi punti della pista loro sono sempre un po' più efficaci. Cercheremo di fare un altro passo in avanti per lottare con loro e per il podio già da domani".