MotoGP 2019. Che cosa farà Zarco sulla Honda?

MotoGP 2019. Che cosa farà Zarco sulla Honda?
Alla vigilia del GP d’Australia, c’è grande attesa per il debutto del pilota francese con la Honda 2018 del team LCR: prima che scenda in pista, pro e contro di una sfida che potrebbe avere conseguenze importanti addirittura per la sua carriera
23 ottobre 2019

Sarà il tema principale del GP d’Australia: cosa farà Johann Zarco con la Honda RC213V 2018 di Takaaki Nakagami, nel team di Lucio Cecchinello? Sicuramente una sfida interessante quella del pilota francese: difficile prevedere alla vigilia cosa possa fare, tuttavia questo è innegabilmente un argomento da sviscerare.

PERCHE’ FARA’ BENE

  • Motivazione. Prima di qualsiasi altro aspetto tecnico, conterà la motivazione: Zarco ha una gran voglia di rivalsa, di dimostrare di essere ancora il pilota velocissimo della Yamaha 2018 e non quello lentissimo della KTM 2019. Anche nella MotoGP super sofisticata di oggi la testa può fare una grandissima differenza. Pista favorevole: Zarco è sempre stato competitivo (con la Yamaha) a Phillip Island, anche se l’anno scorso fu protagonista di un terrificante volo alla prima curva. E’ una pista che si addice alle sue caratteristiche.
  • Giacomo Guidotti. Zarco potrà contare sull’esperienza del capo tecnico Guidotti, che conosce molto bene questa moto, avendola seguita durante tutto il 2018 con Dani Pedrosa, e nelle 16 gare del 2019 con Nakagami. Per Zarco questa è una situazione ideale: è vero che non conosce Guidotti, ma sa di potersi fidare del suo capo tecnico.
  • Supporto Honda. Credo che la HRC seguirà con un occhio di riguardo il pilota francese, anche se correrà per una struttura esterna. E per la Honda sarà interessante verificare se la RC213V 2018 sia effettivamente più “amica” del pilota, come sostiene Jorge Lorenzo.
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PERCHE’ FARA’ MALE

  • Poco tempo. Zarco avrà pochissimo tempo per adattarsi a questa moto (rispetto al solito avrà a disposizione 20 minuti di prove in più programmate dalla Michelin per testare le gomme 2020). E’ un limite importante.
  • Molto diversa dalla Yamaha. La RC213V, anche nella versione 2018, è comunque una moto molto differente dalla Yamaha con la quale Zarco era veloce e competitivo: come caratteristiche, sembra più vicina alla KTM che alla M1…
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  • Tanti avversari veloci. Zarco debutta sulla Honda in un momento che vede tanti rivali in forma: non sarà facile emergere. Teoricamente, su questa pista Yamaha e Suzuki potrebbero essere più competitive della sua Honda; poi c’è il “solito” Márquez, e poi c’è Crutchlow, che a Phillip Island è sempre andato fortissimo; e c’è  anche Miller, anche se la Ducati qui fatica un po’. Insomma, entrare nei fatidici 10 sarà tutt’altro che semplice.
  • Pressione. Zarco sa di dover sfruttare al meglio questa occasione per cercare di trovare una moto per il futuro: dovrà gestire bene la pressione. In ballo non c’è solo il risultato singolo, ma, forse, la sua carriera: non è una situazione facile.

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