MotoGP 2019. Dovizioso: "Abbiamo una base migliore"

MotoGP 2019. Dovizioso: "Abbiamo una base migliore"
Andrea è convinto che la Ducati possa essere competitiva anche su questa pista: “In Argentina abbiamo avuto una velocità superiore alle aspettative: credo si possa fare bene anche qui. Marquez va molto forte, il nostro obiettivo è salire sul podio”
11 aprile 2019

AUSTIN - Terzo nel 2014 e secondo nel 2015: sono due i podi conquistati da Andrea Dovizioso ad Austin. Nel 2018, però, Dovi ha faticato parecchio, quinto a 13”570 da Marquez e a circa sette secondi dal podio. Andrea, però, è convinto che quest’anno si possa fare molto meglio.


«In Argentina abbiamo avuto una buona velocità, superiore alle aspettative. Marquez è il re di questo circuito, batterlo sarà difficile per chiunque, ma dobbiamo fare il massimo e portare a casa punti importanti. Sono rilassato: mi aspetto di essere più competitivo del 2018, perché la nostra base adesso è migliore».

 

Ma battere Marquez è impossibile?

«Sicuramente molto difficile, ma non impossibile».

 

Perché lui qui è così forte?

«Prima di tutto è una questione di istinto: tutti i piloti hanno piste dove vanno più forte che in altre. Inoltre, c’è una motivazione tecnica: la Honda permette di fare la differenza nei cambi di direzione».

 

Petrucci dice che uno dei problemi della Ducati è come reagisce alle buche: sei d’accordo?

«E’ vero che noi sulla nostra moto non ci sentiamo bene sulle buche, ma non sappiamo come reagiscono le altre… Sicuramente tutti gli avvallamenti della pista, che non credo possano essere eliminati, rendono difficile la guida. Ed è un peccato, perché questo è un circuito molto bello. Sono curioso di vedere se i lavori fatti l’hanno migliorata, ma ho dei dubbi».

 

Alla vigilia, che gara si può ipotizzare?

«Tipo quella in Argentina: qui Marquez sarà straforte, ma ci sono molti altri piloti velocissimi. E come si è visto a Termas, la Suzuki è molto competitiva: Rins ha rimontato dalla 16esima posizione, poteva anche salire sul podio. Credo che sarà molto veloce anche qui».

 

Qual è l’obiettivo?

«Il podio».

 

Cosa pensi del “ride trough” inflitto a Crutchlow in Argentina?

«Credo che domani ne parleremo in Safety Commission, ci sarà da divertirsi… E’ evidente che Cal non ha tratto nessun beneficio e nemmeno l’ha fatto apposta, ma la regola è chiara, non ci si può muovere prima del semaforo. Capisco la sua arrabbiatura, soprattutto considerando quanto era veloce a Termas: bisogna capire se esiste un altro modo per gestire questa situazione».

 

Come sono andate le vacanze?

«Bene. Da qualche anno mi organizzo questa vacanza negli Stati Uniti e con l’aiuto dell’Alpinestars posso andare a fare motocross in piste meravigliose. In più, ho potuto vedere il Supercross a Nashville: è bello e interessante conoscere e parlare con i piloti, capisci alcuni aspetti che ti possono servire anche nel nostro sport».

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