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JEREZ - L’inizio è promettente: il pacchetto Dovizioso/Ducati sembra funzionare anche qui a Jerez. Qui va molto forte anche Danilo Petrucci: la DesmosediciGP continua ad avere dei limiti, su questo tracciato la Honda è più forte, ma la sensazione è che ce la si possa giocare.
«Il circuito è più veloce dell’anno scorso, bisogna ancora capire bene alcune curve modificate nell’inclinazione. E’ stato fatto un buon lavoro con il nuovo asfalto. Il mio feeling è molto buono, la nostra velocità con le gomme usate è a livello dei migliori: sono soddisfatto. Diciamo che ci siamo avvicinati a Marquez: è un buon inizio. Qui ci hanno portato tante gomme, una in più davanti e dietro, quindi la scelta si complica ulteriormente. Al momento sembra che la media posteriore sia quella migliore, ma dobbiamo lavorare sul davanti, non abbiamo avuto la possibilità di montare la dura anteriore che sembra quella più adatta per domenica».
Quali sono i valori emersi oggi?
«E’ troppo presto per dirlo. In questo momento la Honda, anzi Marquez con la Honda e noi Ducati siamo quelli messi meglio, ma è davvero presto, quello che si è visto fino adesso è troppo poco per capire i valori che avremo in gara».
Qual è la differenza tra asfalto nuovo e vecchio?
«L’asfalto vecchio è solo negli ultimi due curvoni a destra e non è nemmeno così male, non ha un grip pessimo, non c’è grande differenza. E’ bello guidare quando una pista è appena stata riasfaltata, puoi andare più forte, c’è più grip. Purtroppo alla curva 8 ci sono delle buche un po’ strane: peccato».