MotoGP 2019. Dovizioso: "Continuo a credere nel podio"

MotoGP 2019. Dovizioso: "Continuo a credere nel podio"
E’ stata una giornata complicata per Andrea, che però non si arrende: “Non lo devo fare, altrimenti non dormirei stanotte. La pista è in condizioni critiche, andrebbe fatto un grande investimento. Sono indietro, ma come passo non sono così lontano dai migliori”
13 aprile 2019

AUSTIN - Se nelle FP3 dovesse piovere, come è previsto con una probabilità dell’80%, Andrea Dovizioso sarà costretto a passare dalla Q1. Un bel problema. Non solo: considerando che domenica è invece previsto nuovamente il sole, avrebbe pochissimo tempo per sistemare i problemi della sua Ducati.


«Purtroppo, una delle piste più belle, sta diventando una delle peggiori a causa delle buche: in queste condizioni, non è facile per nessuno pilotare. Non puoi fare la linea migliore, ma devi cercare quella meno peggio per le buche».

 

Come mai sei così indietro?

«Per la verità, nelle FP2 il mio feeling non era così male, con la soffice usata ho ottenuto buoni tempi, non lontanissimo dai migliori. Poi, però, ho fatto un errore».

 

Quale?

«Quando ho montato la morbida nuova al posteriore, ho mantenuto la media usata all’anteriore, con il risultato di sbilanciare la moto. Come pensavo alla vigilia, siamo messi meglio rispetto al 2018, perché anche se le caratteristiche della GP19 sono simili alla moto dell’anno scorso, abbiamo un migliore bilanciamento. Ma su questa pista continuiamo a faticare».

 

Gli avversari come ti sono sembrati?

«Marquez sta andando come mi aspettavo e le Yamaha sono molto veloci».

 

La pioggia sarà un aiuto o un problema?

«Forse ci aiuterà a conquistare una buona posizione in Q2, sempre ammesso che riesca ad entrarci, ma rallenterà il lavoro».

 

Con l’acqua le buche possono creare ancora più problemi?

«Non più di tanto, anche se le caratteristiche delle Michelin sono particolari. Ma conta di più il grip dell’asfalto e, per quel che mi ricordo, non è così buono con l’acqua».

 

La situazione della pista è così disastrosa?

«Sì, non si può correre così in MotoGP. Dobbiamo spingere in Safety Commission per cambiare qualcosa, ma ci vorrà un grande investimento e non so se sarà possibile. E’ molto peggio del 2018, solo la curva 10 è un pochino migliorata. Le buche hanno lo stesso effetto dei dossi che servono a rallentare le macchine in strada».

 

Alla vigilia parlavi di podio come obiettivo: lo è ancora?

«Certo, lo vedo ancora possibile: se no come faccio a dormire stanotte?».

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