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SCARPERIA - Vincitrice negli ultimi due anni, la Ducati sembra essere la grande favorita del GP d’Italia; Andrea Dovizioso, però, non è d’accordo, perlomeno non del tutto.
“Non è così. Sicuramente l’obiettivo è assolutamente vincere, perché sappiamo che qui possiamo essere più competitivi che in altre piste. Vogliamo questa vittoria, ma bisogna stare sul “pezzo”, essere intelligenti: a volte, volere a tutti i costi fare un risultato, ti fa portare a casa zero punti. Sicuramente si parte con la mentalità di vincere e faremo di tutto per riuscirci; sulla carta è come se avessimo già conquistato il primo posto, ma le corse non funzionano così”.
Marquez sembra un po’ influenzato…
“Non ho ancora trovato qualcosa che dà fastidio a Marquez: non mi aspetto che abbia particolari limiti”.
Guidare al Mugello rimane qualcosa di divertente o la pressione, gli impegni, il lavoro è sopra a tutto?
“Dipende sempre dalla velocità: in pista ti diverti quando sei veloce, quando non lo sei ti diverti molto meno. Negli ultimi anni, essendo stati veloci, mi sono goduto veramente tanto il Mugello”.
E’ solo Marquez l’avversario da battere, o ce ne sono altri?
«Qui ce ne sono tanti. Marquez sicuramente sarà molto forte e come ha detto lui, l’anno scorso, non era messo così male prima della gara; adesso è messo meglio e quando arrivi da certe vittorie, la confidenza è al massimo: per come è fatto lui, trova gusto a vincere in circuiti dove, sulla carta, non è il favorito. Lui farà di tutto, ma le due, anzi le quattro Yamaha saranno tutte forti: bisognerà vedere quanto perderanno in rettilineo. Rins è uno che ha la mentalità da gara: sono sicuro che dopo un GP negativo tornerà più forte ed era già stato veloce anche nel 2018. Tutti questi piloti saranno in lotta per la gara, non solo per il podio».
Petrucci potrebbe essere un alleato?
“Alleato, ma anche vero avversario: mi aspetto che qui Danilo possa dare il meglio di sé. Sarà uno tosto da battere”.
Avrete delle novità tecniche?
“Non credo”.
Come sta tuo papà?
«Bene, è tornato a casa ieri: lui è un toro nella sopportazione del dolore. Deve solo avere pazienza e stare fermo per recuperare”.