MotoGP 2019. Fabio Quartararo primo nelle FP2 in Thailandia

MotoGP 2019. Fabio Quartararo primo nelle FP2 in Thailandia
Dominio Yamaha con Fabio Quartararo primo, Maverick Vinales secondo e Franco Morbidelli terzo. Quinto Valentino Rossi, ottavo Andrea Dovizioso
4 ottobre 2019

BURIRAM - Dominio Yamaha con Fabio Quartararo primo, Maverick Vinales secondo e Franco Morbidelli terzo. Quinto Valentino Rossi, ottavo Andrea Dovizioso, 11esimo Danilo Petrucci, 12esimo Pecco Bagnaia, 16esimo Andrea Iannone. Sesto Marc Marquez tornato in sella dopo la violenta caduta nelle FP1: Marc è stato l’unico a non fare il “time attack” nel finale.

Dopo il terrificante volo nelle FP1, dopo essere stato in ospedale a effettuare una risonanza magnetica, Marquez è tornato al box, dolorante, ma con nulla di rotto. “Il programma andrà avanti come previsto” aveva annunciato il team manager Alberto Puig, e così è stato: al terzo giro, Marquez è già stato capace di girare più veloce rispetto alle FP1, poi ha continuato a martellare su un passo da riferimento, mantenendo le stesse gomme (dura anteriore, soffice posteriore) fino al termine della sessione. Insomma, è suo il passo da riferimento e soltanto montando le gomme morbide nel finale cinque piloti sono riusciti a batterlo: straordinario. E il confronto con gli altri piloti Honda continua a essere imbarazzante: Cal Crutchlow 13esimo, Takaaki Nakagami 14esmo, Jorge Lorenzo addirittura 20esimo (ha dietro solo Kallio e Syahrin). Come dire, che tre piloti sani (o quasi…) non ne fanno uno acciaccato…

 

YAMAHA COMPETITIVA

Il verdetto delle libere è che la Yamaha è super competitiva, con Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Franco Morbidelli nelle prime tre posizioni, racchiusi in 0”221. Valentino Rossi è quinto a 0”329: tutti e quattro hanno un buon passo anche con le gomme usate, riescono a ottenere tempi con relativa facilità. Come era già successo ad Aragon, Vinales ha due moto differenti, una con i pezzi evoluzione e una con quelli tradizionali, ma, questa volta, anche Rossi si è alternato tra le due M1, tornando quindi a provare il forcellone in alluminio e lo scarico “singolo”. Nel 2018 i piloti Yamaha avevano lottato per il l’ultimo gradino del podio, quest’anno possono puntare ancora più in alto.

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DUCATI NON MALE

Al quarto posto Jack Miller, che si conferma anche qui il miglior pilota Ducati nelle prove, con Andrea Dovizioso ottavo: entrambi sono messi benino sulla distanza, con una moto che continua a essere competitiva, ma soffre troppo nel terzo settore, l’unico guidato del tracciato malese. Va migliorata un po’ la messa a punto, ma considerando il metodo di lavoro di Dovi, si dovrebbe arrivare al migliore bilanciamento possibile. Ancora un po’ in difficoltà Danilo Petrucci, 11esimo, appena davanti a Pecco Bagnaia, in miglioramento rispetto alle ultime gare. L’Aprilia ha Aleix Espargaro al settimo posto, mentre Andrea Iannone è sedicesimo: questa è una pista decisamente più ostica per la RS-GP.