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CONFRONTO 2019/2018
Ecco il confronto tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2018.
Marquez 160/140 (+20); Dovizioso 116/79 (+37); Petrucci 108/71 (+37); Rins 101/53 (+52); Rossi 72/99 (-27); Vinales 65/93 (-28); Miller 60/55 (+5); P.Espargaro 52/32 (+20); Crutchlow 51/79 (-28); Morbidelli 45/19 (+26); A.Espargaro 31/16 (+15); Lorenzo 19/75 (-56); Iannone 18/71 (-53).
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra parentesi il confronto in prova)
Marquez/Lorenzo 6-0 (7-0); Dovizioso/Petrucci 6-2 (4-4); Rossi/Vinales 4-3 (2-6); Rins/Mir 7-1 (7-1) A.Espargaro/Iannone 4-3 (7-0); P.Espargaro/Zarco 8-0 (8-0).
DOOHAN: “BISOGNA ADATTARSI ALLA MOTO”
La Honda ha celebrato ad Assen (leggi tutti gli articoli) i 60 anni di corse: la Casa giapponese disputò la sua prima gara il 3 giugno 1959. All’evento erano presente, tra gli altri, Kunimitsu Takahashi, il primo pilota giapponese a vincere con la Honda nel 1961 (GP di Germania, classe 250); Freddi Spencer, capace di conquistare due titoli (250 e 500) in una sola stagione (1985); Mick Doohan, cinque iridi consecutivi in 500. Doohan, come sempre, ha accettato di analizzare la situazione di Jorge Lorenzo, raccontando anche un paio di aneddoti interessanti. “Nel 1989, Eddie Lawson, quando arrivò alla Honda (dalla Yamaha, NDA) cambiò 11 telai: quella moto non piegava, non frenava, lo sterzo si scuoteva così tanto, che bisognava frenare due o tre volte prima che le pastiglie si riattaccassero ai dischi… Ho grande rispetto per Lawson che riuscì a conquistare il titolo con quella moto. In questi casi, non bisogna lamentarsi, ma alzare l’asticella e guidare oltre i limiti della moto. Marquez ha un suo stile, si concentra solo su come a far andare più forte la sua moto, che deve essere inserita in modo aggressivo in curva” è la tesi di Mick.
COSA CAMBIEREBBERO I PILOTI
Giovedì, nella tradizionale conferenza stampa di presentazione del GP, erano presenti alcuni bambini invitati dalla Dorna, con la possibilità di fare una domanda ai piloti presenti. Uno di loro ha chiesto ai piloti cosa cambierebbero nel regolamento attuale. Marc Marquez: “Meno test e più gare”; Danilo Petrucci. “Imporrei un limite di peso minimo per moto+pilota (Danilo è uno dei più pesanti della MotoGP…, NDA)”; Jack Miller: “Eliminerei il controllo di trazione e ridurrei l’elettronica, troppo invasiva”.
MARQUEZ: “QUESTE MOTO NON SI GUIDANO SENZA ELETTRONICA”
Una richiesta affascinante quella di Jack Miller, condivisa da molti appassionati. Ma Marc Marquez spiega perché non si può fare: “Si sente spesso questa richiesta, ma le MotoGP di adesso, senza elettronica, non si possono guidare, perlomeno per come sono fatte in questo momento: per eliminare l’elettronica, bisogna cambiare concetto di moto”.
VINALES APPLAUDE LA SAFETY COMMISSION
Da anni, dal 2004 (se non ricordo male), i piloti si riuniscono al venerdì nella Safety Commission per affrontare temi legati ai circuiti e alla sicurezza in generale. Un lavoro molto apprezzato da Maverick Vinales: “Si sta facendo bene, vengono affrontati i giusti temi per il futuro, per noi piloti è importante capire e affrontare certe problematiche. Direi che ormai la Safety Commission è fondamentale ed è importante che i piloti possano dire la loro”.
SCIA MOTO3: C’E’ ANCHE UN MOTIVO TECNICO
Critico spesso i piloti della Moto3 che “pascolano” in giro per la pista, in attesa di un gancio per sfruttare la scia. Un atteggiamento sicuramente deplorevole, anche perché crea spesso dei pericoli, ma c’è anche un motivo tecnico se i piloti lo fanno: dato che le gare sono sempre di gruppo, bisogna preparare i rapporti finali, in particolare la sesta marcia, per fare il rettilineo in scia. Ricordo che, per regolamento, i motori soni limitati a 13.500 giri: se non calcoli bene la sesta marcia per stare in scia, in alcuni rettilinei puoi anche arrivare a fare trecento metri al limitatore, con ovvia penalizzazione sulle prestazioni e sulla durata del motore. La verità è che queste moto hanno una ciclistica sovradimensionata per queste prestazioni ed è anche per questo che, ormai, si creano grupponi con tantissimi piloti molto vicini: non si riesce a fare la differenza. Secondo la maggior parte dei tecnici, bisognerebbe alzare la limitazione di almeno 2.000 giri.
LA KAWASAKI VUOLE RABAT IN SBK
Tito Rabat è stato contattato dalla Kawasaki per sostituire Leon Haslam a fianco di Jonathan Rea. La trattativa è in fase avanzata e Rabat, dopo un po’ di dubbi iniziali, pare abbia intenzione di accettare e di lasciare la MotoGP. Per quanto riguarda il team Avintia, la squadra che schiera Rabat, il futuro è piuttosto nuvoloso, anche se Dorna ci mette una pezza (per il momento) a livello economico. Il team Avintia ha un contratto con la Ducati anche per il 2020, ma potrebbe anche essere ridiscusso. Molto dipenderà dai piloti, che il team Avintia vuole solo con la “valigia” di soldi.
MOTORI PUNZONATI E USATI
Ecco l’elenco aggiornato del numero di motori già usati almeno per un turno di prove e il motore usato in gara domenica nel GP di Olanda da alcuni piloti.
Dovizioso: usati 4 / utilizzato domenica 4
Petrucci: 4/4
Vinales: 4/4
Quartararo: 3/3
Morbidelli: 4/4
Iannone: 4/4
Crutchlow: 3/3
Rins: 4/4
P.Espargaro: 5/5
Rossi: 4/3
Marquez 4/4
IO L’AVEVO DETTO
Valentino Rossi, dopo il GP Francia: “Adesso arrivano tre piste favorevoli e che mi piacciono moltissimo”. Per Valentino tre cadute consecutive al Mugello, a Montmelò e ad Assen…